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Gli Elfi Silvani

Creato il 11 gennaio 2012 da Aletheelf @AleTheElf
elfo_silvanoLe origini degli Elfi Silvani sono antichissime. Bisogna risalire fino al tempo del Consiglio degli Elfi Anziani,tra la fine del Regno della Luce (dominata dagli Elfi) e l'inizio del Tempo Oscuro (il nostro Tempo). Isil, la più giovane di 4 fratelli, aveva dato vita ad una comunità di Elfi che viveva tra i boschi, in equilibrio con la Natura, e che adorava la Dea Eliane. Ognuno dei suoi fratelli aveva percorso strade diverse e per lunghi anni non avevano più avuto notizie gli uni degli altri. Il giorno in cui la comunità nata da Isil si trovo' in pericolo, quest'ultima chiamo' a raccolta i suoi fratelli per chiedere il loro aiuto. Con rammarico si accorse che nessuno di loro era disposto a farlo, ognuno perduto nella ricerca di egemonie pericolose e lontane dai dettami della vita Elfica. La Grande scissione degli Elfi si fa risalire a quell'evento drammatico, da cui nacquero le quattro razze Elfiche oggi conosciute: gli Alti, i Selvaggi, i Silvani e i Drow. Superato l'imminente pericolo chiamando a raccolta il coraggio dei pochi Elfi fedeli ad Isil, da quel tempo i Silvani vissero isolati da tutti, colmi di una profonda delusione verso i loro oramai perduti fratelli, dai quali si sentivano traditi. Abituati alla vita selvaggia, gli Elfi Silvani sono persino più agili delle altre razze elfiche; hanno capelli che vanno dal biondo al rosso rame, passando per le varie sfumature castane, formando un piacevole contrasto con la pelle leggermente abbronzata. Gli occhi sono generalmente di colore marrone o verde intenso. Come negli altri Elfi, i lineamenti del viso sono fini e affilati con orecchie tipicamente a punta. L’altezza è compresa fra un metro e 60 e un metro e 80 centimetri, la vita media è lunga in rapporto a quella umana: circa 750 anni. L’abbigliamento dei Silvani è finalizzato alla mimetizzazione, e dunque per definizione è semplice, con i colori delle varie stagioni: i loro ornamenti sono costituiti da piume, collane e bracciali di pietre e gemme, e amano colorare il corpo con tatuaggi di ogni forma. Alcuni di loro hanno imparato a parlare con gli altri abitanti del bosco, e li usano nei loro compiti di esplorazione, ma quasi mai in battaglia perché ritengono sacra la vita degli animali. La Musica è l’altra arte che preferiscono: le loro feste sono caratterizzate da frenetici canti, avviluppati da suoni complessi ma prodotti da strumenti semplici come flauti e strumenti a corda, ma anche da vere orchestre di strumenti a percussione di corteccia o di pelli, in cui tutti i membri della comunità si abbandonano per notti intere dedicate al culto stesso della Vita, ballando instancabili come arsi da un desiderio orgiastico. A volte si odono, camminando nei boschi, anche suoni più miti, più struggenti, all’apparenza nati dalle foglie morte del sottobosco. Nessuno riesce mai a trovare la vera origine di questa musica, ma pochi dubitano che ne siano gli Elfi Silvani gli artefici. Il rapporto che intrattengono con le altre razze è praticamente inesistente; si tengono lontani il più possibile dagli altri esseri pensanti, compresi gli Elfi Alti, e sono determinati a salvaguardare le loro abitudini e la loro libertà ad ogni costo. La loro politica è incentrata sulla neutralità totale, ma diventano ostili se qualcuno attenta a loro o al bosco, abbattendo gli alberi o provocando una grande moria di animali. Persino gli altri Elfi, quando si avvicinano a meno di 5 Km da un loro accampamento, hanno una scorta di almeno due Elfi Silvani, che li segue sempre, non vista, finche non si allontaneranno da quella zona. Gli Elfi Silvani si alleano più spesso con gli animali della foresta che non con i propri simili. Nessuno conosce il luogo in cui sorgono i loro accampamenti, per il semplice fatto che i Silvani impediscono a chiunque li abbia trovati di rendere la notizia pubblica. Alle volte, ove trovano le condizioni adatte, si stabiliscono sopra gli alberi della foresta, in un intrico di ponti sospesi e di passerelle che rendono la città invisibile a chi passa sotto. Le loro tendenze isolazioniste li hanno portati a dimenticare un po’ dell’unica lingua degli Elfi,il “Sindarin”, e solitamente usano un dialetto primitivo chiamato “Nandorin”.

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