Magazine Cultura
GLI ESAMI DA CAPOTRENO NON FINISCONO MAI
DOMANDA
Come mai un candidata che ha frequentato ben due sessioni di un corso per l’abilitazione per svolgere una mansione, complessa sì ma non così impossibile da compiere, all’esame non viene né promossa né bocciata ma fatta rivedibile dopo un’ulteriore sessione (terza) di corso?
CONSIDERAZIONE
In qualsiasi esame le ipotesi possibili sono soltanto due: promosso o bocciato. In questo caso, la promozione avrebbe ipso facto prodotto la nomina nella nuova qualifica; la bocciatura avrebbe anch’essa prodotto un effetto immediato, cioè, l’uso della qualifica “spauracchio” e, quindi, l’avvio immediato presso una delle tante garitte di guardiania.
Come si vede entrambi i possibili esiti normali avrebbero prodotto un risultato “altamente sgradito” ai diretti interessati
IPOTESI
Perché allora era preferibile rimandare? Semplice: domani (13 settembre) c’è un evento che potrebbe ricondurre gli interessati alla prima casella del Gioco dell’Oca della Riqualificazione. Infatti, ci si attende l’intervento taumaturgico di un Ente Esterno che porrà fine ad ogni sofferenza decretando la totale inabilità di chi oggi è stato così “sfortunato” da essere giudicato né promosso, né bocciato, bensì “rivedibile”
OBIEZIONE
Si potrebbe obiettare che l’eventuale decreto di inabilità poteva aversi anche nell’ipotesi di promozione o bocciatura odierna. Vero, ma analizziamo le conseguenze
CONSEGUENZE
1. Se mi danno l’inabilità dopo che sono stato promosso e, quindi, sono già capotreno, finisco nel calderone dei “capitreno inidonei”. In questo caso, l’azienda non guadagna un capotreno ma può sempre dirottare l’inabile alla mansione “spauracchio”
2. Se, invece, divento inidoneo dopo che sono stato bocciato, siccome la bocciatura prevede l’attribuzione “ipso iure” della qualifica “spauracchio” nella sostanza non cambia nulla, cioè, resto nella garitta
3. Se divento inabile in attesa di nuovo esame per capotreno, invece, ho la quadratura del cerchio: torno dritto dritto alla mia “vecchia e cara scrivania” in applicazione delle stesse regole che hanno preservato chi è stato già depennato dalla lista dei “coscritti” e che, come tutti sanno, sono “giustamente” rimasti alla loro scrivania
MORALE DELLA FAVOLA
CHI SI DOVEVA SALVARE, SI SALVERA’…
CHI DOVEVA MORIRE, MORIRA’
E TUTTI VISSERO FELICI E CONTENTI…
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