La debolezza della zona euro potrebbe ben presto non riguardare più soltanto i paesi “periferici”, cioè i cosiddetti PIIGS, ma anche i paesi “core”.
Infatti, le polizze assicurative per proteggersi da un eventuale crack di Berlino sono in netto aumento.
Secondo i dati della Dtcc, il valore netto totale delle polizze anti-crack sulla Germania è salito a 19,8 miliardi di euro, poco sotto il record storico di novembre 2011 e di poco inferiore al volume dei Cds sull’Italia. L’exploit dei Cds sul debito tedesco è evidente: da 66 punti si è passati a 87 punti nella seduta di ieri. Ma chi scommette contro la Germania e perché? source
John Paulson, uno dei più famosi gestori di hedge fund al mondo, sta cercando il colpaccio sul bersaglio più insospettabile che esista: la Germania. Pochi giorni fa ha annunciato che i suoi hedge fund stanno scommettendo contro la solidità creditizia di Berlino. Mr Paulson non sempre azzecca le sue scommesse. Ma fa tendenza. E altri investitori iniziano a fare lo stesso: speculare, con cautela, contro la Germania. A puntare sul bersaglio più alto: il cuore dell'Europa. source
La via d'uscita...
Tra le banche d'affari questo tema inizia ad affiorare anche nei report: gli economisti da settimane cercano di immaginare scenari più o meno possibili sul futuro dell'Europa. Morgan Stanley tra le ipotesi immagina quella del «matrimonio all'italiana»: cioè un'Europa a due velocità per sempre, proprio come nella Penisola viaggiano a due velocità il Nord e il Sud. Anche Fitch prova a ipotizzare vari scenari. Ma tutti concordano su un punto: per l'Europa l'unica via d'uscita è di unire il fisco e il debito.