Gli immigrati di Soresina si uniscono, si presentano, diventano soggetto sociale che propone, si confronta, si riconosce inevitabilmente nei problemi e nelle speranze di tutti quanti vivono sul territorio. La tragedia del terremoto emiliano l’hanno vissuta anche loro, hanno sofferto con noi e s’impegnano come ogni cittadino di buona volontà per migliorare le condizioni di vita. Nulla di più semplice, eppure nulla di più innovativo dopo tanti equivoci, problemi, timori. La lettera del presidente dell’associazione “La fratellanza” Adnani Kadmiri Moulay Ameur dà una chance a tutti, di abbreviare le distanze, di conoscersi e integrarsi. Il parroco don Angelo Piccinelli come Alfredo Azzini vengono ricordati in questa lettera per l’interessamento dimostrato: Soresina si trova a una svolta per tornare a crescere, assieme ad altri fattori.
Da molto tempo un gruppo di immigrati residenti a Soresina pensava di fondare un’associazione che avesse come scopo l’integrazione multietnica ma avevamo paura di non essere capiti o accettati perché nessuno ci rivolgeva mai una parola e perché non sentivamo discorsi aperti verso la realtà multietnica.
Dopo aver sentito le parole che il dottor Alfredo Azzini ha avuto il coraggio e l’onestà intellettuale di pronunciare nel giugno 2011, al momento del ritiro del premio dedicato al “Soresinese dell’anno”, un discorso basato sulla lungimiranza e l’altruismo e per la prima volta abbiamo sentito, con grande commozione, delle parole che ci riguardavano e che venivano dette a tutti i cittadini soresinesi. Abbiamo accolto allora quel messaggio e ci siamo fatti coraggio perché abbiamo capito che l’anima soresinese è nobile nonché grande.
In parole povere, il dottor Azzini ci ha dato il coraggio di tentare ad avvicinarsi alla comunità ospite.
Nel mese di maggio, mentre scrivevamo il nostro statuto, abbiamo visto morire in Emilia Romagna sotto le scosse del terremoto, lavoratori italiani e stranieri, ciò ci ha colpito moralmente ma ci ha anche fatto capire che eravamo sulla giusta strada perché possiamo essere uniti anche nella vita, non solo nella morte.
La nascita della nostra Associazione è stata possibile grazie anche all’impegno di Ijaz Hussain e Adnani Kadmiri Moulay Ameur che hanno accolto al volo il messaggio del dottor Azzini con l’unico scopo di cercare di abbattere quel muro (paragonato a quello di Berlino) che ancora esiste tra immigrati e italiani.
Così abbiamo scelto la data di Sabato 2 Giugno 2012, per rispetto verso la Repubblica Italiana che ci ha accolto, per incontrarci e firmare l’atto costitutivo.
I soci fondatori sono quindici immigrati provenienti da otto paesi.
Lo scopo della nostra associazione è di agevolare la cultura della società multietnica coltivata nel massimo rispetto della persona e della storia di vita di ognuno di noi, italiano o straniero, siamo convinti che solo conoscendoci possiamo superare ed abbattere le barriere che oggi sembrano grandissime.
Al giovedì qualcuno di noi si ritrova con i ragazzi del club Nino Previ, noi non abbiamo la passione per le auto ma in questo club ci sentiamo accettati e troviamo verso di noi comprensione e stima, speriamo che questo sia un piccolo seme che continui a crescere.
Anche il Parroco di Soresina si è rivolto ai fedeli dal giornale “La via” con un redazionale intitolato “Soresina città minacciata” la minaccia non è identificata con noi stranieri ma con l’egoismo e la paura da chiunque vede nello straniero un intruso o una minaccia da togliere, perciò la nostra associazione vuole aprirsi verso gli italiani e far conoscere le realtà di vita degli stranieri, non vogliamo soldi o aiuti economici ma vogliamo essere capiti, conosciuti ed alla fine accettati.
Personalmente, dopo aver partecipato con i ragazzi del club “Nino Previ” alla giornata ecologica per pulire i giardini della Stazione Ferroviaria, molti soresinese che hanno letto l’articolo relativo a quest’evento, hanno iniziato a salutarmi per strada facendomi sentire di aver capito il messaggio.
È vero, noi siamo extracomunitari ma non “Extraterrestri”! ed è quello che dobbiamo dimostrare alla società ospite che è pregata di capire che il fenomeno dell’Immigrazione, quando è ben sfruttato, è sempre stato una risorsa per qualsiasi paese ospite in tutti i campi, economico, sociale, culturale, sportivo,……ecc.
La serata
La manifestazione del 14 dicembre 2012 si terrà alle ore 21 presso la sala V. Gazza
Durante la serata interverranno personalità del mondo economico, della cultura ed insegnati per trattare i vari aspetti della integrazione multietnica inoltre saranno presenti sia sacerdoti che imam per confrontarsi sulle tematiche relative alla convivenza delle reciproche culture nonché religioni.
In una società multietnica, si possono convivere pacificamente cittadini appartenente a diversi religioni e culture in perfetta armonia senza nessun contrasto tra loro.
Per esempio io sono musulmano ma rispetto e condivido i valori morali della religione cristiana.
Scopo di questa serata è quello di far sentire la voce degli immigrati e di far conoscere le vicende umane che hanno spinto molte persone ad abbandonare il loro paese e i loro cari per venire in Italia al fine di cercare una speranza di vita migliore.
E’ una serata nelle quale volgiamo porre una riflessione: noi siamo qui, volgiamo essere parte integrante della comunità soresinese per evitare di continuare a sentirci diversi e “sospettati” volgiamo dare il nostro contributo civile a questa società che ci ha dato il lavoro e nella quale facciamo crescere ed istruire i nostri figli.
I nostri figli nati in Italia sono completamente integrati , quanto agli altri, arrivati in Italia da bambini, stanno percorrendo il cammino dell’Integrazione grazie alla frequentazione della scuola elementare dove, insegnanti (e) qualificati hanno il sacro santo dovere di prendere la loro piccola mano verso un’Integrazione che le renderà eguale ai loro coetanei nati in questo benedetto paese.
La serata è aperta a tutta la cittadinanza soresinese e terminerà con un rinfresco nella quale verranno gustati i dolci tipici dei nostri paesi.
Presidente dell’Associazione “La Fratellanza”
Adnani Kadmiri Moulay Ameur