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Gli imprenditori italiani in Turchia dopo piazza Taksim

Creato il 05 luglio 2013 da Istanbulavrupa

Gli imprenditori italiani in Turchia dopo piazza TaksimBusiness as usual. L'ambasciatore d'Italia in Turchia, Gianpaolo Scarante, ha incontrato la comunità imprenditoriale italiana a Istanbul la scorsa settimana: in uno dei periodici appuntamenti informali per discutere sull'andamento dei rapporti economici tra i due paesi. Al centro dell'evento, ovviamente, le conseguenze delle proteste delle ultime settimane: ormai decisamente scemate d'intensità e rientrate nei canoni della dialettica politica; anche se il diplomatico ha cercato di frenare potenziali allarmismi, presentandolo come l'occasione per salutarsi prima delle vacanze estive: "non c'è nessuna emergenza, nessuno pensi che questo sia un incontro di eccezionalità". E in effetti, la valutazione sostanzialmente offerta da tutti gli intervenuti - imprenditori, rappresentanti dell'Ice e della Sace - è che, nonostante qualche turbolenza, l'impatto nel medio termine sarà trascurabile.

Del resto, anche durante la fase calda - le prime tre settimane di giugno - l'ambasciata non ha mai sconsigliato di venire in Turchia, al massimo è stato raccomandato di stare alla larga dalle zone delle manifestazioni (e in effetti, il resto della città è stato fondamentalmente al sicuro dagli scontri). Il direttore dell'ufficio Ice ha parlato di qualche perplessità manifestata dalle piccole e medie imprese, soprattutto le piccole: ma in concreto una sola missione prevista per giugno è saltata ed è stata rimandata a settembre. Il dato è stato confermato dal presidente della Camera di commercio italo-turca, che per il 2013 ha in programma 50 missioni e 5500 incontri bilaterali: "c'è stata una pausa di riflessione ma nulla di più, le due missioni previste in questo periodo sono state rimandate di qualche settimana"; e più in generale: "l'impatto sulle relazioni commerciali è stato abbastanza modesto, la prospettiva di crescita resta stabile". In ogni caso, nel periodo gennaio-aprile 2013 l'Italia si è confermata il quinto partner commerciale della Turchia: con un inter-scambio di circa 6 miliardi di dollari.

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