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Gli INCANTATION tornano in Europa e fanno due chiacchiere con noi

Creato il 06 novembre 2013 da Cicciorusso

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È andata così: inizialmente avevo mandato alla casa discografica una serie sterminata di domande, manco dovessi scrivere una biografia dello storico gruppo death metal americano. Poi è arrivata una tegola abbastanza tremenda: Jill, moglie del leader degli Incantation John Mc Entee, (e cantante e bassista dei discreti Funerus, dove il consorte suona la chitarra), si è ammalata di una grave neuropatia, legata al diabete, che la ha costretta a subire un’operazione a cuore aperto. Siccome siamo negli Usa, dove, se non hai un’assicurazione sanitaria, puoi pure crepare in mezzo alla strada come un cane rognoso, la coppia si è trovata un po’ nella merda con i costi delle cure (era stata pure lanciata una campagna di raccolta fondi online in proposito). Quindi, nel frattempo, non me la sono sentita di cacare il cazzo alla Listenable perché John non mi mandava le risposte. Qualche giorno fa, però, mi è stata data occasione di fare qualche domanda al suddetto e al batterista Kyle Severn sull’imminente tour europeo di supporto all’eccellente Vanquish In Vengeance. Ecco che ne è venuto fuori:
È un pezzo che non fate un tour esteso in Europa, manco noi anziani ci ricordiamo dell’ultima volta, anche se immagino dipenda dall’arteriosclerosi.

John: ogni volta che passiamo per l’Europa è, a modo suo, un evento. Un sacco di band vi suonano una volta all’anno, a volte pure due, e credo sia troppo. Per noi è meglio attendere e fare le cose nel modo giusto, per assicurarci di poter dare alla gente uno show di qualità e una scaletta che non sia sempre la stessa.

Kyle: nell’industria musicale, quando sei in tour, non sai manco se sarai in grado di tornare a casa e vogliamo che i nostri fan si organizzino per non mancare a show che significhino qualcosa anche per loro. Speriamo che i fan si rendano conto che, proprio perché non veniamo spesso in Europa, vogliamo che si tratti di un’occasione speciale.

A proposito di scaletta, tirerete fuori qualcosa di particolare dalla tomba?

John: non ci va di rivelare la nostra scaletta prima del tour ma possiamo assicurarvi che sarà un set estremamente diversificato. Suoneremo una buona quantità di nuovo materiale e tantissimi pezzi estremamente rari che non suoniamo dal vivo da parecchio. Anzi, alcuni dei brani in scaletta non li abbiamo mai suonati in Europa. Per l’appunto, è un’occasione speciale e vogliamo fare qualcosa di speciale per chi è nostro fan da tempo. Credo che questa scaletta lascerà estremamente soddisfatto chi ci segue da vent’anni e passa. Abbiamo tirato su due setlist diverse che verranno alternate, e ciascuna di loro subirà a sua volta dei mutamenti ogni notte. Credo vi piacerà…

Come vi trovate a suonare nuovamente con una formazione a quattro?

John: quella di adesso è probabilmente la formazione più solida della nostra carriera, è meraviglioso lavorare insieme. E insieme abbiamo scritto alcuna della musica più oscura, pesante e malata che abbiamo mai composto.

Kyle: abbiamo tutti la medesima idea di come il death metal in stile Incantation debba suonare e su quali sensazioni debba trasmettere. E siamo più di una band, siamo amici. Amiamo davvero suonare insieme, e credo che il nostro materiale lo lasci emergere. Anche i vecchi pezzi non hanno mai suonato così bene.

Vanquish in Vengeance arriva a sei anni da Primordial Domination. Stavolta, a quanto ho capito, ci metterete molto meno a tornare in studio…

John: assolutamente sì, stiamo lavorando su un mucchio di nuovi brani e siamo davvero ansiosi di entrare in studio il prima possibile. Al momento, credo che inizieremo a registrare a gennaio o a febbraio dell’anno prossimo. Tutti hanno dato il loro contributo e girano un sacco di idee interessanti, anche se manterremo quel total crushing heavy death metal sound che è tanto importante per noi.

Kyle: non abbiamo mai smesso di scrivere da quando abbiamo iniziato a lavorare a Vanquish in Vengeance. Contiamo di entrare in studio appena tornati dal tour europeo.

Un saluto agli adoratori del caprone che vi aspettano oltreatlantico?

John:  you guys totally sick. Non vediamo l’ora di vedervi in tour,  Hail the goat!

Kyle: continuate a sostenere uniti il fottuto death metal blasfemo. Avete ascoltato e vi siete goduti il nostro metallo per oltre vent’anni e finché continuerete a bestemmiare Cristo, venerare il caprone e ascoltare il nostro Death Fucking Metal, continueremo a comporre e a suonare! 666!

Qua sotto la locandina del tour europeo. Io andrò alla data di Calenzano. Se volete reggermi la testa mentre vomito o insultarmi, come è giusto che sia, per le stronzate che scrivo, ci becchiamo lì. Nel frattempo mi raccomando, ragazzi, non smettete mai di bestemmiare Cristo e venerare il caprone. Ne va del nostro Death Fucking Metal.

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