MARTEDI’ 22 MARZO ALLE 18,00
ALLA LIBRERIA IRNERIO,
VIA IRNERIO, 27 BOLOGNA
ALFREDO COLITTO presenta il romanzo
“IL LIBRO DELL’ANGELO”
(PIEMME edizioni)
Interviene SILVIA TORREALTA, editor e scrittrice
MERCOLEDI’ 23 MARZO ALLE 18,00
DEBORAH GAMBETTA presenta
“E’ TUTTO A POSTO”
(Edizioni Ambiente/Verdenero)
interviene lo scrittore GIAMPIERO RIGOSI
Un inizio settimana all’insegna del giallo di qualità, il primo di ambientazione medievale ed il secondo collocato invece ai giorni nostri.
Martedì 22 marzo rinnoviamo l’incontro con Alfredo Colitto, con il quale potremo parlare del suo ultimo romanzo, “Il libro dell’angelo”, terzo capitolo della serie ambientata nel Trecento che vede protagonista il medico bolognese Mondino de’ Liuzzi, che già abbiamo seguito nei due precedenti episodi dei quali abbiamo parlato con l’autore qui in libreria.
Mondino questa volta si sposta da Bologna alla volta di Venezia. Nella primavera del 1313, mentre sta ultimando i preparativi per il suo matrimonio con Mina de’ Gandoni, decide improvvisamente di partire per Venezia per rispondere ad una richiesta di aiuto proveniente da una persona a cui è molto legato: l’alchimista araba Adia Bintaba.
L’ebreo Eleazar da Worms è accusato di aver ucciso in modo crudele tre bambini cristiani, i cui corpi sono stati trovati vicino a San Marco.
Mondino, accompagnato dal figlio dell’accusato, Davide, arriva a Venezia per indagare sul triplice omicidio non sapendo che si troverà coinvolto nella ricerca del mitico Sefer-ha-Razim, il Libro dei Misteri, dettato dall’arcangelo Raziel a Noè e da questi trascritto su una tavoletta di zaffiro.
Eleazar infatti lascia un messaggio scritto col sangue sul muro della cella: una frase di difficile interpretazione per Mondino e Adia, ma che è una preciso indizio per ritrovare il libro dell’angelo.
Nel frattempo Gerardo da Castelbretone, che ha rifiutato di accompagnare Mondino a Venezia, è impegnato in una delicata missione con Pietro da Bologna, l’avvocato dei templari, che, inseguito dalle spie del re di Francia, deve a tutti i costi proteggere un documento di importanza vitale.
La conclusione delle vicende (tra cui l’arresto di Mondino) in cui sono coinvolti tutti i personaggi avverrà mentre si celebra la grande cerimonia dello Sposalizio del Mare.
Queste le vicende, per solleticare il palato dei lettori di giallo.
Ma chi conosce già i due precedenti episodi della trilogia (“Cuore di Ferro” e “I discepoli del fuoco”) sa che non è tutto qui.
A trame avvincenti e complicate, ma perfettamente tenute, si affiancano infatti personaggi dal profilo psicologico sempre ben cesellato, e un’attenzione per il dettaglio storico davvero non comune.
Leggendo i romanzi di Alfredo Colitto si hanno continuamente notizie e dettagli storici, che non riguardano solamente notizie di patrimonio comune, ma anche le architetture, gli abiti, i cibi, gli odori; dettagli che danno un colore inconfondibile al romanzo, che però, grazie all’abilità dello scrittore, non fa mai cadere la tensione narrativa.
In questo caso, leggiamo di una Venezia del popolo, oltre che dei nobili, con una conformazione urbanistica che non è ancora quella odierna, e nella quale, per chi conosce la città, è davvero divertente aggirarsi grazie a Mondino ed ai personaggi che lo affiancano.
Secondo gli intenti dichiarati questo sarebbe l’ultimo romanzo che Alfredo Colitto dedica a Mondino de’ Liuzzi.
Noi, nell’incontro di martedì, speriamo di fargli cambiare idea: le storie che riguardano il medico bolognese ci divertono molto, e del resto la sua statua, tra i grandi medici del Teatro Anatomico all’Archiginnasio, sembra dirci di avere ancora molte storie da raccontare…
ALFREDO COLITTO è scrittore e traduttore, ed insegna scrittura creativa presso la scuola Zanna Bianca di Bologna. E’ noto al grande pubblico soprattutto per i thriller storici pubblicati con Piemme, che hanno come protagonista il medico Mondino de’ Liuzzi. Ha però scritto anche altri romanzi (“Il Candidato”, “Aritmia letale”, “Duri di cuore”, “Café Nopal”, “Bodhi three”), ed ha partecipato a numerose antologie di racconti.
MERCOLEDI’ 23, una sfumatura di giallo completamente differente.
Partiamo dalla collana in cui il romanzo di Deborah Gambetta si colloca: la collana Verdenero di Edizioni Ambiente, in cui vengono pubblicati romanzi gialli o noir che hanno come oggetto di indagine i crimini di ecomafia.
In questo caso, la vicenda narrata ruota intorno al mondo della vivisezione animale per sperimentazione.
Deborah Gambetta ci aiuta a capire l’orrore che si nasconde dietro questa terribile pratica e ci fa porre un paio di domande importanti: la vivisezione è davvero essenziale? La morte di tutti quegli animali salva davvero delle vite umane?
Ecco la storia: Stefano e Vittorio sono vecchi compagni di università che da vent’anni hanno perso i contatti: veterinario e borghese il primo, animalista militante il secondo.
Una sera, senza preavviso, Stefano riceve una telefonata dalla madre dell’amico: Vittorio è morto, e ha lasciato una lettera in cui è racchiusa la propria straziante storia, quella di un uomo che ha scelto una vita totalmente dedicata alla difesa dei diritti degli animali.
Questa rivelazione costringerà Stefano a una discesa negli inferi e a fare i conti con se stesso. Tra veterinari corrotti prestati al traffico di cuccioli, l’orrore della vivisezione e attivisti dell’Animal Liberation Front, un romanzo di un amore estremo, quello nei confronti degli animali.
DEBORAH GAMBETTA ha esordito nel 1998 con “Viaggio d imaturità”, cui è seguito nel 2003 “La colpa”. Ha partecipato a due antologie di racconti, “Patrie impure” e “Ragazze che dovresti conoscere”.
Nel 2005 ha pubblicato il romanzo “Il silenzio che viene dalla fine”, con Einaudi.
Vi aspettiamo!
Cinzia, Manuela, Raffaella, Rita
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