La casa editrice RED STAR PRESS ha corredato la sua ristampa dell’autobiografia di Jurij Gagarin con il titolo: “Non c’ è nessun Dio quassù”.
Gagarin non pronuncia mai quella frase, nel libro.
Né fa cenno allo spiritualità, intesa come legame con il divino, come trascendenza teologica, né al materialismo oppure al determinismo. Mai. L’editore, però, decide ugualmente di consegnarci un prodotto “caricato” di un messaggio, in questo caso fasullo. Perché? Il tentativo è quello di utilizzare un personaggio di fama mondiale e di indubbia e trasversale rispettabilità quale inconsapevole ambasciatore dell’impianto culturale materialista, ateo o agnostico che sia e, di riflesso, anticlericale (il nome RED STAR PRESS concede poco spazio all’ ìndulgenza dell’interpretazione). Simili devianze dimostrano quanto informazione e cultura possano essere pericolose nel momento in cui vengono inquinate dal pregiudizio ideologico, dall’agonismo politico e messe al servizio di un vessillo. Si scavalcherà, allora, il perimetro della deontologia professionale per fare irruzione nel terreno della menzogna e della coercizione della verità.
Un po’ come un Tg4.
Ps.Chi scrive non è un credente. Ma nemmeno un ultras della politica.