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“Gli ingredienti dell’amore” – Nicolas Barreau

Creato il 09 ottobre 2011 da Temperamente

Gli “Gli ingredienti dell’amore” – Nicolas Barreauingredienti segreti dell’amore. Sulla carta, ci sono tutti: Parigi, un libro galeotto, delizie francesi, malintesi. Eppure il libro di Nicolas Barreau, appena uscito con Feltrinelli, lascia la sensazione di aver mangiato poco, e male.

Aurélie Bredin è una bellissima bionda che viene mollata dall’uomo sbagliato il giorno del loro anniversario. Dopo aver vagato per le vie di Parigi per un po’, affogando in lacrime e pensieri patetici, per caso entra in una piccola libreria, dove trova il libro che le salva la vita. Un libro che parla di lei, inequivocabilmente, descrivendola con il suo vestito preferito, e che parla del ristorante che gestisce, “Le temps de cerises”. Parte così alla ricerca dell’uomo (l’affacinante scrittore inglese in copertina) che è stato capace di salvarla dal baratro della tristezza dopo la perdita dell’amore e che sembra conoscerla così bene.

Il destino – benché entrambi i personaggi non vi credano – fa incontrare Aurélie e André. La loro storia d’amore procede come una commedia degli equivoci, in cui gaffes e misunderstanding si mescolano in modo prevedibile e scontato. Il “colpo di scena” iniziale era perfettamente intuibile. Ma se la scarsa originalità può rassicurare e confortare gli amanti di un genere, non può passare inosservata la fastidiosissima scelta stilistica di scrivere tutto il libro sempre in prima persona, non importa chi stia raccontando – scelta effettuata, inoltre, senza alcun cambio di tono – .

I caratteri dei personaggi – tutti biondi, tutti bellissimi, tutti giovani – sono accennati e superficiali, posseggono una volubilità e frivolezza che li rende molto poco credibili. Inaccettabile e completamente fuori luogo l’imitazione  delle donne delle pulizie filippine, che incontrando André, gli dicono: “Oooh, Missiu Zabanais, lavorare sempre tanto!”, in una pessima parodia di modelli anni ’50, che invece appare razzista e demodé.

Personalmente, amo le pietanze saporite e speziate, che inebriano e riempiono. La cucina francese ne è zeppa. Ehi, ma a proposito: che fine ha fatto la cucina francese? Nessuna profusione di cibi, salse e odori, non si viene presi dall’acquolina per la descrizione di piatti e ricette, a malapena i personaggi entrano in qualche ristorante. Mi aspettavo tour gastronomici simili a quelli di Dona Flor e i suoi due mariti, o di Afrodita dell’Allende..invece nulla. Non può ridursi tutto a quelle misere ricette francesizzanti “regalate” alla fine del libro, declamate come “il meglio della cucina francese”… che invece sembrano soltanto posticci ricordi del fatto che il libro racconta di una cuoca in amore.

Forse gli ingredienti c’erano, ma andavano amalgamati meglio. Si, questa portata della Feltrinelli mi è andata decisamente di traverso.

Azzurra Scattarella

Nicolas Barreau, Gli ingredienti dell’amore, Feltrinelli, 2011, € 15.00


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