Nicolas Barreau è nato a Parigi nel 1980 da madre tedesca e padre francese, motivo per cui è perfettamente bilingue. Ha studiato Lingue e letterature romanze alla Sorbonne, ha lavorato in una piccola libreria sulla Rive Gauche e infine ha deciso di dedicarsi alla scrittura.
Ha una passione per i ristoranti e la cucina, crede nel destino, è molto timido e riservato e non ama mostrarsi in pubblico, proprio come il misterioso scrittore descritto in Gli ingredienti segreti dell’amore.
I suoi tre romanzi, tutti pubblicati da un piccolo editore tedesco che non ha potuto permettersi di lanciarli con una massiccia campagna promozionale, hanno ottenuto un ottimo successo che, anno dopo anno, è cresciuto grazie al passaparola dei lettori. Il più recente, Gli ingredienti segreti dell’amore, è un vero e proprio caso editoriale: in Germania ha già avuto 5 ristampe a soli 6 mesi dalla pubblicazione, è rimasto a lungo nella classifica dei bestseller di “Der Spiegel” e a breve diventerà un film.
Sito del libro: http://www.menudellamore.feltrinelli.it/
Titolo: Gli ingredienti segreti dell’amore
Autore: Nicolas Barreau
Serie: #
Edito da: Feltrinelli
Prezzo: 15,00€
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 240 p.
Voto:
Trama: Le coincidenze non esistono. Aurélie Bredin ne è sicura. Giovane e attraente chef, Aurélie gestisce da qualche anno il ristorante di famiglia, Le Temps des cerises. È in quel piccolo locale con le tovaglie a quadri bianchi e rossi in rue Princesse, a due passi da boulevard Saint-Germain, che il padre della ragazza ha conquistato il cuore della futura moglie grazie al suo famoso Menu d’amour. Ed è sempre lì, circondata dal profumo di cioccolato e cannella, che Aurélie è cresciuta e ha trovato conforto nei momenti difficili. Ora però, dopo una brutta scottatura d’amore, neanche il suo inguaribile ottimismo e l’accogliente tepore della cucina dell’infanzia riescono più a consolarla. Un pomeriggio, più triste che mai, Aurélie si rifugia in una libreria, dove si imbatte in un romanzo intitolato Il sorriso delle donne. Incuriosita, inizia a leggerlo e scopre un passaggio del libro in cui viene citato proprio il suo ristorante. Grata di quel regalo inatteso, decide di contattare l’autore per ringraziarlo. Ma l’impresa è tutt’altro che facile. Ogni tentativo di conoscere lo scrittore – un misterioso ed elusivo inglese – viene bloccato da André, l’editor della casa editrice francese che ha pubblicato il romanzo. Aurélie non si lascia scoraggiare e, quando finalmente riuscirà nel suo intento, l’incontro sarà molto diverso da ciò che si era aspettata. Più romantico, e nient’affatto casuale.
Con mano fresca, leggera e piena di passione, Nicolas Barreau mescola amore, un pizzico di mistero, lo charme di Parigi e la sensualità della cucina per regalarci una storia tenera e gustosa, che nutre e scalda il cuore.
Recensione:
by Girasonia76
Mi piace chi inventa, chi fa volare la fantasia e crea dal nulla.
Adoro chi sa trovare una storia nascosta dietro qualche oggetto reale, forse addirittura banale.
Ma se ci penso meglio, mi piace anche chi è in grado di mostrarci la propria vita come un romanzo, chi sa prendere spunto dalle proprie esperienze e trarne delle pagine indimenticabili. Adoro ogni tipo di autore. E credo che con questo romanzo Nicolas Barreau abbia dimostrato di saper essere il perfetto mix tra le tre categorie: è partito dalla sua esperienza di vita a Parigi, è passato attraverso le strade e i ristoranti parigini, trovando le storie celate dietro quelle vetrine, ha creato un romanzo pieno di dolcezza, di magia, di amore senza mai scadere nel sentimentalismo. In questa storia ho trovato ciò che cerco quando leggo. La voglia di mettermi comoda sul letto e non abbandonare la lettura finché l’autore non ha scritto l’ultima parola; la certezza che delle pagine così belle mi regaleranno il lieto fine di cui spesso avverto il bisogno; la serenità data dallo stare in compagnia di personaggi simpatici, divertenti e carini al punto giusto; la necessità ogni tanto di chiudere gli occhi e immaginare le scene, i luoghi, sentirne i dialoghi, provare le sensazioni descritte. “A volte si cammina per andare da qualche parte, a volte si cammina e basta. E si continua a camminare finché la nebbia non si dirada, finché la disperazione non si placa o finché non abbiamo analizzato da tutte le angolazioni possibili il pensiero che ci martella nel cervello.” Mi sono ritrovata a Parigi, mi sono seduta accanto ad Aurélie nel suo ristorante e ho assistito alle battutine ironiche ma affettuose di cuochi e camerieri; ho camminato con lei per quelle romantiche strade, assistendo alla sua tristezza e sentendomi incapace di consolarla; sono entrata anch’io in quella vecchia libreria e ho sbirciato il libro che ha restituito il sorriso alla mia ormai compagna e amica Aurélie, Il sorriso delle donne. “La storia che sto per raccontare inizia con un sorriso e finisce in un piccolo ristorante dal nome promettente Le Temps des cerises. Si trova a SaintGermain des Prés, là dove pulsa il cuore di Parigi”
E a quel punto ho iniziato a cercare insieme a lei l’autore di quel libro (a quale categoria sarebbe appartenuto?), quel libro che le ha cancellato la tristezza, che le ha dato uno scopo, quel libro in cui lei, e il suo ristorante, erano gli ignari protagonisti.Un mistero che diventa l’obiettivo della vita della donna, che le cambia la giornata, che le fa capire che l’amore spesso non è dove stiamo cercando ma è dove meno ce l’aspettavamo, un mistero così ben architettato da rivelarsi troppo impegnativo da portare avanti, e che nel momento in cui sarà svelato diventerà lieto fine per tutti.
Non potevamo aspettarci di meno che un vissero felici e contenti. Non è uno spoiler il mio: accostandosi a questa storia ci si rende conto che il mondo di Aurélie è un mondo da fiaba, così vicino al Favoloso mondo di Amélie, altrettanto francese, altrettanto magico.
Nella città dell’amore può capitare di ritrovarti descritta in un romanzo senza averlo mai saputo prima. Può accadere che l’autore di quel romanzo sia un inglese schivo e impossibile da raggiungere. Può accadere che l’ossessione per quell’autore ti faccia completamente dimenticare il tradimento e l’abbandono di colui che amavi. E ancora, può accadere che quell’ossessione ti porterà da un’altra parte, non alla soluzione del dilemma, ma alla felicità. Il tutto sarà condito dall’amicizia, dalla voglia d’amore, da un cappotto rosso, dalla forza dell’amore, da pensieri volanti ma attaccati a una parete, dalla felicità dell’amore, da ricette segrete che fanno innamorare, dai sorrisi pieni d’amore. Alla fine di questo romanzo mi vien voglia di gridare al mondo, come Benigni ne La tigre e la neve:Innamoratevi!! (…magari a Parigi!)