di M. Adams Traduzione di NewsTarget.com Il mito: L’elenco degli ingredienti nei prodotti alimentari è studiato per informare i consumatori circa il contenuto del prodotto stesso. La realtà: l’elenco degli ingredienti è usato dai produttori alimentari per imbrogliare i consumatori sul fatto che siano più sani di quello che in verità sono. Questo articolo esplora i più comuni trucchi usati dalla aziende alimentari per ingannare i consumatori. L’articolo contiene anche utili informazioni per aiutare i consumatori a leggere le etichette dei prodotti con il giusto scetticismo. Se la Scheda Nutrizionale Informativa presente nella confezione del prodotto alimentare elenca tutte le sostanze contenute nel prodotto, come possono ingannare i consumatori? Uno dei trucchi più comuni è quello di distribuire gli zuccheri presenti tra molti ingredienti così che le quantità di zuccheri non compaiono nei primi tre dell’elenco. Per esempio un’azienda può usare una combinazione di saccarosio, fruttosio, sciroppo di cereali, sciroppo di grano, zucchero di canna non raffinato, destrosio e altri zuccheri per essere sicura che nessuno di essi sia presente in quantità sufficiente da arrivare nelle prime posizioni dell’elenco degli ingredienti (ricordate che gli ingredienti sono elencati in ordine di proporzione nel prodotto, con i più presenti elencati per primi).
Questo inganna i consumatori sul fatto che il prodotto non è fatto in realtà principalmente da zucchero mentre i principali ingredienti potrebbero essere diverse tipologie di zucchero. E’ un modo per spostare artificialmente lo zucchero più giù nella lista degli ingredienti, non informando sul contenuto reale di zucchero presente nell’intero prodotto. Un altro trucco consiste nel gonfiare l’elenco con minuscole quantità di ridondanti ingredienti. Si può vederlo nei prodotti per la cura personale e nello shiampo, dove le aziende dichiarano di fornire shampoo alle erbe che in realtà hanno un contenuto di erbe quasi inesistente.
La presenza alla fine dell’elenco degli ingredienti della “spirulina” è praticamente insignificante. Non c’è abbastanza sbirulina in quel prodotto che possa produrre reali effetti sulla vostra salute.
Questo trucco è chiamato “etichetta imbottita” ed è comunemente usato dai produttori di “junk-food” (cibo spazzatura) che vogliono saltare sul carro dei prodotti biologici senza in realtà produrre cibi salutari. Un terzo trucco consiste nel nascondere ingredienti dannosi dietro nomi dal suono innocente, che fanno credere al consumatore che siano sani. L’estremamente cancerogeno nitrito di sodio (conservante E250), per esempio, suona perfettamente innocente, ma è ben documentato che è causa di tumori al cervello, cancro al pancreas, cancro al colon e molti altri tipi di cancro. Carminio suona come un innocente colorante per alimenti, ma in realtà è fatto con le carcasse frantumate di scarafaggi rossi della cocciniglia. Naturalmente, nessuno mangerebbe yogurt alle fragole se sulla etichetta ci fosse indicato “colorante rosso per alimenti a base di insetti.” Allo stesso modo, estratto di lievito suona come un ingrediente salutare, ma in realtà è un trucco usato per nascondere il glutammato monosodico (MSG, un esaltatore chimico di sapore, per dare gusto ai cibi eccessivamente elaborati) senza avere l’obbligo di indicarlo nella etichetta.
Molti ingredienti contengono glutammato monosodico nascosto e io ho scritto parecchio al riguardo. Praticamente tutti gli ingredienti idrolizzati contengono alcune quantità di glutammato monosodico nascosto. Non lasciarsi ingannare dal nome del prodotto Sapete che il nome del prodotto alimentare non ha nulla a che fare con ciò che c’è dentro? Aziende alimentari fanno prodotti come “Guacamole Dip” (salsa di avocado) che non contiene avocado! Sono fatti, invece, con olio di soia idrogenata e colorante chimico verde. Ingenui consumatori comprano questi prodotti, pensando di prendere salsa di avocado, quando in realtà stanno comprando colorante verde, squisito, dietetico veleno. I nomi dei cibi possono includere parole che descrivono ingredienti che nel cibo non ci sono per niente. Un cracker al formaggio, per esempio, non deve necessariamente contenere del formaggio. Qualcosa di “cremoso” non deve contenere la crema. Un prodotto alla frutta, non ha bisogno di contenere nemmeno una singola molecola di frutta. Non fatevi ingannare dai nomi dei prodotti stampati sulla confezione. Questi nomi sono ideati per vendere i prodotti, non per descrivere gli ingredienti contenuti in essi. La lista degli ingredienti non include gli inquinanti Non c’è l’obbligo, nell’elenco degli ingredienti, di includere i nomi degli inquinanti chimici, metalli pesanti, bisphenol-A, PCBs (bifenile policlorurato), perclorato o altre sostanze tossiche trovate nei cibi. Come risultato abbiamo che la lista degli ingredienti non elenca quello che in realtà c’è nel cibo, elenca soltanto quello che i produttori vogliono che tu creda che ci sia nel cibo.
Le elencazioni degli ingredienti nei cibi furono prodotte da uno sforzo congiunto tra il governo e l’industria privata. All’inizio, le aziende alimentari non volevano fosse obbligatorio indicare tutti gli ingredienti. Chiesero che gli ingredienti fossero considerati “proprietà riservata” e che elencarli, svelando i segreti della produzione, avrebbe distrutto i loro affari.
E’ un’assurdità, naturalmente, poiché le aziende alimentari volevano soltanto tenere all’oscuro i consumatori su quello che in realtà c’è nei loro prodotti. E’ per questo che non è ancora richiesto di elencare i vari inquinanti chimici, pesticidi, metalli pesanti e altre sostanze che hanno un notevole e diretto impatto sulla salute dei consumatori. (Per anni, le aziende alimentari hanno combattuto duramente contro l’elenco degli acidi grassi, ed è solo dopo una protesta di massa delle associazioni di consumatori che la FDA alla fine ha obbligato le aziende ad includere nell’etichetta gli acidi grassi). Manipolare la quantità delle porzioni Le aziende alimentari hanno capito anche come manipolare la porzione del cibo al fine di far apparire i loro prodotti privi di ingredienti nocivi come gli acidi grassi saturi (o resi artificiali mediante idrogenatura). La FDA, ha creato un sotterfugio per riportare gli acidi grassi nell’etichetta: è permesso che ogni cibo che contenga 0.5 grammi di acidi grassi o meno per porzione possa essere dichiarato sull’etichetta a contenuto di ZERO di acidi grassi.La logica della FDA è che 0.5 = 0.
Ma una matematica approssimativa non è il solo trucco giocato dalla FDA per proteggere gli interessi commerciali delle industrie che dichiara di controllare. Sfruttando questo trucchetto degli 0.5 grammi, le aziende riducono arbitrariamente le porzioni dei loro cibi e livelli ridicoli – giusto per tenere gli acidi grassi sotto i 0.5 grammi per porzione. Così loro dichiarano in grande sulla confezione “ZERO Acidi Grassi”. In realtà, il prodotto può essere pieno di acidi grassi (trovati in oli idrogenati), ma la porzione è stata ridotta ad un peso che può essere appropriato solo per nutrire uno scoiattolo, non un essere umano.Il numero delle porzioni
La prossima volta che prendete un prodotto da drogheria, controllate il “Numero di porzioni” indicato sulla Scheda Nutrizionale Informativa. Troverete probabilmente dei numeri talmente alti che non hanno nulla a che fare con la realtà. Un produttore di biscotti, per esempio, può dichiarare che un biscotto è un’intera “porzione” di biscotti. Ma voi conoscete qualcuno che, in realtà, mangia solo un biscotto?
Se un biscotto (una porzione) contiene 0.5 grammi di acidi grassi saturi, il produttore può dichiarare che l’intero pacco di biscotti è “SENZA Acidi Grassi”. In realtà, il pacco può contenere 30 biscotti, ognuno con 0.5 grammi di acidi grassi, che porta a 15 grammi totali per l’intero pacco (ma presuppone che la gente possa in realtà fare la somma che è naturalmente più difficoltosa per il fatto che gli oli idrogenati nuocciono al cervello. Ma credetemi: 30 biscotti x 0.5 grammi per biscotto in realtà fa un totale di 15 grammi).
Tu prendi un pacco di biscotti che contiene 15 grammi di acidi grassi saturi (che è una dose enorme di veleno dietetico) mentre loro dichiarano grammi ZERO.
La Honest Food Guide è un rapporto nutrizionale indipendente che rivela esattamente cosa mangiare e cosa evitare per migliorare la propria salute.
Articolo pubblicato sul sito Natural News
tradotto da NewsTarget e riproposto da Disinformazione
Link diretti: http://www.naturalnews.com/021929_groceries_food_products.html
http://www.disinformazione.it/etichette_ingannevoli.htm
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