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Gli interventi della BCE

Creato il 05 dicembre 2010 da Mutuonews

Gli interventi della BCELa Banca centrale europea ha annunciato tramite il suo Presidente Trichet una serie di misure finalizzate a stabilizzare la situazione economico finanziaria dei Paesi dell’Ue.

Il Presidente Trichet ha confermato che i tassi di interesse rimarranno stabilmente bassi, che continuerà l’acquisto dei bond governativi almeno fino ad aprile 2011, così come rimarranno stabili il tasso marginale sulle operazioni di rifinanziamento, all’1,75%, e quello sui depositi presso l’eurotower, allo 0,25%.

Posto l’elenco delle misure decise dalla Bce, si ritiene opportuno cercare di spiegare alcuni termini usati dal Presidente Trichet.

Cominciamo con il dire che i bond sono delle obbligazioni, nel caso specifico abbiamo che gli Stati dell’Ue cedono dei titoli di credito che conferiscono al soggetto che ha comprato l’obbligazione il diritto di essere rimborsato del capitale più l’esborso degli interessi; questa operazione comporta che gli Stati in crisi si trovano ad avere a disposizione delle somme di denaro per fronteggiare la crisi.

Trichet ha fatto cenno anche ai tassi di rifinanziamento che in sostanza sono tassi che si applicano alle operazioni con cui la Banca centrale offre denaro in prestito alle banche ed è evidente che quando questi tassi sono bassi, il sistema bancario in crisi ha più possibilità di “ripartire”.

In conclusione, a fronte della crisi che investe l’Europa, la Banca centrale opera su due binari: il primo è quello di fornire liquidità agli Stati membri mediante il ricorso all’acquisto dei bond governativi e dall’altro lato, sempre la Banca centrale, fornisce liquidità alle banche mediante operazioni di prestito.

In prima battuta potremmo dire che queste misure sono positive, potremmo analizzare positivamente le azioni della Bce, ma più in generale dell’Ue di fronte alla crisi e in effetti queste misure sono positive perchè mirano a rilanciare l’economia dei vari Paesi.

L’unico dubbio e il vero problema di queste misure è che la Bce, come tutte le Banche, ha un capitale sociale che viene sottoscritto dalle Banche centrali dei Paesi dell’Ue; in sostanza le disponibilità economiche della Bce sono fornite dalle varie Banche centrali.

Questo dato di fatto comporta che se la Bce fornisce liquidità ad uno Stato dell’Ue, in sostanza riveste un doppio ruolo: è creditrice verso quello Stato ma è anche debitore perchè il capitale sociale è stato sottoscritto anche dal Paese dell’Ue a cui ha fornito il prestito.

E’ evidente che se la situazione economica migliora non sussiste nessun problema, ma se la situazione economica ristagna o peggiora o investe in modo significativo altri Paesi dell’Ue, oltre la Grecia e l’Irlanda, ci troveremmo di fronte ad un circolo vizioso in cui non si capisce più chi è creditore e debitore, ma soprattutto ci troveremmo di fronte ad un Sistema che non ha più liquidità.


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