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Gli italiani di Istanbul e la protesta di piazza Taksim (08)

Creato il 12 luglio 2013 da Istanbulavrupa

L’autore di questo sproloquio via Facebook vive a Izmir e non a Istanbul, ma è comunque altamente rappresentativo della disinformazione clamorosa che imperversa sulla Turchia:

Ho avuto numerose richieste di spiegazioni su cosa sta succedendo in questo momento in Turchia. Alcuni di voi hanno avuto informazioni frammentarie o i telegiornali ne parlano a sprazzi. Ecco perché ho deciso di spiegarvelo in modo molto semplice e spero chiaro!

Tutto è cominciato qualche giorno fa, quando un gruppo di persone si è radunato a Istanbul per protestare contro l’eccessiva cementificazione della città. In particolare, i manifestanti hanno voluto occupare il “polmone verde” della città, “Gezi Park”, prossimo a subire la costruzione dell’ennesimo centro commerciale e l’opera faraonica della “moschea con i minareti più alti del mondo”. Il progetto urbanistico è stato approvato dal primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan

[...]

Ben presto la protesta si è trasformata in qualcosa di più grande. In qualcosa di politico. La rabbia repressa negli anni di mala-gestione da parte del Governo Erdogan è scoppiata improvvisamente e non solo. Erdogan infatti è il leader del partito AKP, che molte volte ha assunto le sembianze di un partito filo-islamico e anti-laico. Da molti anni a questa parte, la Turchia ha subito numerose trasformazioni politiche che hanno e stanno cambiando radicalmente la psicologia e la fisionomia di una nazione fondata sull’insegnamento del suo fondatore: Mustafa Kemal Ataturk. Democrazia, libertà e uguaglianza sono i princìpi su cui è nata la Turchia subito dopo la fine della prima guerra mondiale. Numerosi sono stati i processi di “occidentalizzazione” da parte del suo leader, che negli anni, ha di fatto creato una nazione con una forte identità nazionale e rispettosa dei valori morali. Oggi però qualcosa sta andando nel verso opposto. Erdogan è infatti accusato di voler islamizzare il paese e renderlo più simile ad uno stato arabo di quanto non lo sia oggi.

[...]

I turchi sono stanchi di essere presi in giro e soprattutto di sentire decenni di storia passata, di guerre e di sacrifici per dare una svolta positiva al paese, buttati via in 5 anni da un premier che sta facendo di tutto pur far tornare il paese all’epoca ottomana. Fa molta discussione per esempio una sua legge lampo delle ultime settimane in cui vieterebbe l’uso e la vendita di alcool sul territorio nazionale.


Archiviato in:disinformazione, politica interna, Turchia

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