Tutto ciò è profondamente incivile ed è pericoloso trovare una qualsivoglia giustificazione. Chi lancia pugni, fumogeni, pietre... chi inneggia all'odio... va fermato senza se e senza ma, perchè la violenza è una miccia a cui basta un alito di vento per distruggere tutto.
Gente così purtroppo rovina l'immagine e il motivo di tantissime manifestazioni, va fermata, senza ipocrisia... e punita, facendo rispettare leggi, ordine e sicurezza.
Mostrare solo gente così però non è un bel servizio da parte dei nostri media.
La manifestazione di oggi, per esempio, nasce da molti motivi e ha riunito migliaia di persone in tutto il Paese. Attribuire manifestazioni a movimenti politici non è corretto ora. Queste manifestazioni infatti stanno diventando trasversali: la rabbia non ha una bandiera e non ha il simbolo di un partito.
Oggi sono arrabbiati i giovani, che hanno perso la fiducia in un'Italia che sembra aver smesso di credere in loro, di investirci, di difenderli.
Oggi sono arrabbiati i lavoratori, che vedono i loro stipendi contenuti rispetto ai loro colleghi che vivono in altri Paesi vicini e lontani, con una differenza tra Lordo e Netto sempre più alta.
Oggi sono arrabbiati gli imprenditori, schiacciati da tasse sempre più elevate, in un periodo di forte crisi dei consumi, di assenza di crescita e di fiducia.
Oggi sono arrabbiati tutti coloro che un'impresa e un lavoro non lo hanno.
Oggi sono arrabbiati gli anziani.
Oggi sono arrabbiati coloro che possiedono immobili (abitazioni e anche immobili industriali/commerciali/aziendali).
Sono solo pochi esempi, sicuramente non esaustivi.
Oggi riflettevo.
Da giovane italiana, dopo aver concluso l'università, ho avuto la fortuna di trovare un lavoro che mi piace, in questo momento orribile... Passo tantissime ore, da mattina presto a sera, davanti a power point, excel, word, email... Per il momento sono rimasta in Italia e sono contenta per l'opportunità trovata.
Ero in ufficio e leggevo, nei pochi momenti liberi, delle proteste. Mi sento molto fortunata, ma mi sento vicina con la mente a tutti coloro che in questo momento gridano (non distruggono.... gridano) sperando di essere ascoltati.
L'Italia è allo sbando. Governi troppo deboli non riescono ad assumere decisioni forti e decisive, possono solo aggiungere tasse o cambiare nome alle tasse esistenti... possono fare regole, creare nuovi tipi di contratti di lavoro, ma non possono creare lavoro, creare risposte vere.
Mi sento di condannare fortemente, lo ripeto, coloro che con prepotenza e arroganza vogliono imporre con forza il caos. Sarebbe bello se oltre che essere mostrati in tv venissero puniti, seriamente.
Mi sento anche però di ringraziare tutti coloro che manifestano con educazione e con civiltà. Oggi oltre ai soliti scontri tra forze dell'ordine e manifestanti ho letto anche piccole notizie diverse e ho visto foto di poliziotti e carabinieri senza casco solidali con chi era in piazza.
Siamo in tanti ad essere arrabbiati.
Quante volte in questi anni abbiamo sentito Premier e Leader parlare di "luce in fondo al tunnel"?
L'economia gira, ripartirà, ma vogliono farci credere che tappando qualche buco di bilancio e facendo qualche nuova regola l'Italia stia ripartendo...
Il lavoro non si crea per legge, come non si creano i consumi.
Servirebbe forza, per pensare a soluzioni vere, per rendere il welfare meno pesante (per esempio con un maggior equilibrio pubblico-privato), per rendere la spesa pubblica meno onerosa, per non continuare a sovracaricare di tasse imprese ormai allo stremo, per dare respiro a lavoratori, studenti, consumatori, famiglie. La forza al momento non c'è.... Il Paese è praticamente al momento ingovernabile.
Un governo c'è, ma a molti di noi non sembra dare risposte.
I Forconi di oggi hanno manifestato anche per questo, come le tante Partite IVA che abbassano serrande per denunciare la solitudine in cui sono lasciate.... Basta camminare per le strade centrali di Milano (esempio via Meravigli) per contare le serrande abbassate: non chiuse per protesta, chiuse per cessata attività.
Ripeto per l'ultima volta violenza sempre condannata.
Solitamente non condivido nemmeno i motivi delle manifestazioni (esempio non sono NoTav), ma rispetto sempre chi manifesta x le proprie idee civilmente (non chi imbratta le città e rovina città).
Oggi però il silenzio di molti media su manifestazioni oneste e civili, per sottolineare le decine di persone che hanno creato violenza, come in tanti altri casi, proprio non mi piace.
Chi crea violenza va condannato! Chi denuncia ciò, giustamente, si faccia anche promotore di una condanna seria.
Non è nemmeno giusto, però, nascondere dietro alla notizia (giusta) di scontri le notizie sulle migliaia di persone che oggi sono arrabbiate nere, sono civili, vanno in piazza facendo rumore ma non rompendo, in fondo un po' per tutti noi.
Qualche riflessione di impulso....