Magazine Scienze

Gli oceani rispondono al minimo solare..raffreddandosi

Creato il 23 dicembre 2011 da Alessandrodecet
Pacifico e Atlantico. Due fette importanti delle nostre vicissitudini climatiche, uniti da una complessiva tendenza al raffreddamento, come testimoniato da vari indici, come La Niña, PDO e ora anche l'AMO.
GLI OCEANI RISPONDONO AL MINIMO SOLARE..RAFFREDDANDOSI
Non accade solo per il Sole, le cui previsioni dell'attività maculare sono state ripetutamente smentite da una fase di stanca che ancora la maggior parte degli scienziati non si sa spiegare.
Ora sta accadendo anche in casa nostra e precisamente per le SST, ossia le temperature superficiali dei nostri oceani.
E se per quanto riguarda il Sole, gli abbagli predittivi presi sono assolutamente comprensibili, dato il livello ancora piuttosto pionieristico dei relativi studi, le inesattezze relative alle temperature oceaniche previste stanno suscitando maggior stupore.
Primo fra tutti: il ciclo dell'ENSO, poderosa oscillazione delle temperature superficali del Pacifico equatoriale che segue la danza complessa delle onde oceaniche note agli addetti ai lavori come onde oceaniche di Rossby e di Kelvin.
Ebbene, La Niña avrebbe dovuto presto salutarci e il bambinello cattivo del Pacifico avrebbe dovuto entrare in gioco al suo posto.
Ma così non è stato.
Perfino le proiezioni che avevano previsto l'interazione tra le temperature dell'oceano Indiano occidentale, leggermente sopra la media, e la imminente fase di Nino non hanno avuto seguito, anzi.
La Niña ora è prevista accelerare.
Un'altra botta di acqua fredda in risalita dalle profondità pacifiche orientali, un altro segno che il grande oceano non ha più calore in eccesso da rilasciare in atmosfera.
Anche i settori settentrionali manifestano la medesima tendenza, con la relativa oscillazione, nota come PDO (Oscillazione Multidecennale del Pacifico) anch'essa in terreno negativo.
Insomma a quanto pare la piscina tiepida che insiste sui bordi occidentali dell'oceano Indiano sarebbe sostenuta solo ed esclusivamente dagli Alisei prodotti proprio in virtù della Nina stessa.
Questi venti raschiano il pelo dell'acqua da est verso ovest addossando contro il comparto africano le ultime calure del recente passato e con esse anche le piogge, proprio quelle che determineranno a breve l'inevitabile rispettivo raffreddamento anche di quel settore, con il rilascio del cosiddetto "temoclino", quindi di un nuovo assetto termico anche di questo oceano.
Ma ora c'è di più.
Anche l'Atlantico sta rispondendo con un lieve raffreddamento.
L'onda tiepida che risale il nostro oceano dalle latutudini tropicali con impulsi a frequenza ventennale (rappresentato dall'indice AMO, oscillazione multidecennale delle temperature atlantiche), sta dando segnali di stanchezza.
Per la prima volta dopo il breve break del luglio 2002, l'indice è passato in segno negativo, anche se in realtà il suo andamento risulta al momento pressochè neutro dunque di per sè scarsamente significativo.
In verità però, secondo gli studi più accreditati in materia, l'AMO avrebbe imboccato la via del declino con un congruo anticipo rispetto alle aspettative.
La conseguenza potrebbe ripercuotersi sulle nostre vicende meteorologiche e, giocando di concerto con gli altri indici appena elencati, agevolare una svolta non indifferente nell'ambito della circolazione generale dell'atmosfera, in primis l'abbassamento delle correnti perturbate che viaggano in seno alle correnti occidentali e l'ingresso più franco delle perturbazioni atlantiche sull'Italia.
Per ora sono solo segnali, ma qualsiasi viaggio nasce sempre da un primo piccolo passo. E forse il Sole ci sta mettendo il suo "piccolo-grande" zampino.
Staremo a vedere.
A mio parere si potrebbe avere in futuro un calo delle temperature di un grado all'anno,sempre se non intervengono altri fattori come attività vulcaniche importanti.
Casi di navi intrappolate dal mare ghiacciato potrebbero diventare una cosa normale durante i prossimi inverni come ad esempio:
-Quelle in Cina.Allarme nella Cina orientale, per le temperature molto rigide che hanno fatto ghiacciare il mare intrappolando barche e pescherecci. Bloccata l'attività dopo il richiamo della Marina cinese che ha messo in guardi i pescatori.
Gallery:
GLI OCEANI RISPONDONO AL MINIMO SOLARE..RAFFREDDANDOSI
GLI OCEANI RISPONDONO AL MINIMO SOLARE..RAFFREDDANDOSI
GLI OCEANI RISPONDONO AL MINIMO SOLARE..RAFFREDDANDOSI
GLI OCEANI RISPONDONO AL MINIMO SOLARE..RAFFREDDANDOSI"
Nel gennaio del 2011.
Quella Russa bloccata nel ghiaccio marino Antartico.
Le foto (con alcun scatti d’archivio del peschereccio):
GLI OCEANI RISPONDONO AL MINIMO SOLARE..RAFFREDDANDOSI
GLI OCEANI RISPONDONO AL MINIMO SOLARE..RAFFREDDANDOSI
GLI OCEANI RISPONDONO AL MINIMO SOLARE..RAFFREDDANDOSI
O nel Baltico nel 2010."A causa del clima polare che sta attraversando le regioni scandinave, il Mar Baltico si è trasformato in una prigione di ghiaccio.
Oltre 50 navi sono bloccati nelle sue acque, al largo delle coste svedesi, e le autorità marittime nordiche stanno inviando navi rompighiaccio per tentare di liberarle. Alcune imbarcazioni incagliate sono traghetti di collegamento fra Svezia e Finlandia e contengono migliaia di passeggeri. Secondo quanto riporta la stampa svedese, non ci sarebbero rischi per l’incolumità e la vita dei viaggiatori a bordo. “Ci sono fino a sei traghetti bloccati e finora siamo riusciti a disincagliarne solo due”, ha affermato Johnny Lindvall, funzionario della Swedish Maritime Administration."

Fonte:
http://meteolive.leonardo.it/meteo-notizia.php?id=26768
http://www.meteoweb.eu/2011/12/antartide-nave-russa-bloccata-per-giorni-tra-i-ghiacci-le-foto/104044/
http://www.newnotizie.it/2010/03/svezia-50-navi-intrappolate-nei-ghiacci-del-mar-baltico/

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :