Momenti di tensione a Roma tra la polizia e le centinaia di operai dell’Acciaieria di Terni (Ast) giunti nella Capitale per manifestare contro ilpiano industriale della ThyssenKrupp che prevede licenziamenti(mobilità per oltre 500 persone). I lavoratori che partecipavano ad un sit-inindetto dalla Fiom hanno denunciato di essere stati malmenati dagli agenti che volevano impedire loro di raggiungere il Ministero dello Sviluppo Economico. Al segretario della Fiom Maurizio Landini il vaso è parso colmo. Il sindacalista è stato protagonista a caldo di un violento attacco contro il presidente del Consiglio. Mentre dalla Questura invece facevano sapere di aver solo portato avanti un’azione di alleggerimento. «Hanno caricato i lavoratori, tre sono in ospedale», ha subito affermato il segretario generale Landini, presente agli scontri, avvenuti all’altezza di piazza
L’ATTACCO DI BERSANI - «Alfano per prima cosa deve venire in parlamento e spiegare come sono andate le cose perché sono fatti gravi quelli accaduti con gli operai delle acciaierie di Terni e bisogna capire come sono andate le cose». Lo afferma Pier Luigi Bersani a “Otto e Mezzo”.
IL MINISTRO GUIDI: «FAREMO VERIFICHE. EPISODIO IRRIPETIBILE» – Una risposta del governo a culmine dell’incontro con l’azienda è poi giunta dal ministro Federica Guidi. «Sono dispiaciuta e rammaricata. Il governo – ha spiegato la titolare dello Sviluppo Economico intervenendo alla Camera – entro questa sera farà verifiche e daremo conto delle analisi che il governo farà e prenderemo le necessarie misure». «È stato – ha aggiunto – un episodio unico e irripetibile, che mi addolora. Episodi del genere non devono capitare».
L’INCONTRO TRA MINISTRO E AZIENDA - L’azienda Ast del gruppo ThyssenKrupp ha avviato la procedura di mobilità per 500 persone in seguito al fallimento del negoziato con i sindacati di questo mese. L’obiettivo dell’azienda sarebbe quello di realizzare risparmi per 100 milioni di euro anche incidendo sul costo del lavoro. Al ministero dello Sviluppo Economico si è tenuto un incontro di due ore tra ministro Guidi e ad di Ast Lucia Morselli. «Siamo moderatamente ottimisti sulla soluzione della vertenza», ha affermato il sottosegretario al Welfare Teresa Bellanova. Secondo l’ad Morselli l’incontro è andato «benissimo». Ast avrebbe proposto una riduzione degli esuberi da 550 a 290. e sul contenimento degli stipendi. Ma i sindacati puntano il dito sul calo previsto della produzione di acciaio che dovrebbe calare da oggi al 2017 da 1,1 milioni a circa 7/8mila tonnellate. Il governo si sarebbe comunque assunto l’impegno a sbloccare gli stipendi fin da domani.
LA DELEGAZIONE DEI SINDACATI AL MINISTERO – La delegazione di lavoratori Ast guidata dal segretario Fiom Landini ha fatto il suo ingresso nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico di via Veneto presidiata da numerosi blindati delle forze dell’ordine, mentre le centinaia di manifestanti rimanevano in presidio all’esterno. Al termine dell’incontro i sindacati hanno fatto sapere che «il ministro Guidi sta facendo incontri con l’azienda per cambiare il piano industriale e che il governo si è impegnato affinché l’azienda ricominci a pagare gli stipendi a condizione che i lavoratori lascino entrare le tre persone dell’amministrazione». I sindacati si sono dunque detti disponibili precisando che la settimana prossima saranno riconvocati per capire se sono stati davvero compiuti passi in avanti.
in collaborazione con http://www.giornalettismo.com
(Foto di Vincenzo Livieri da archivio LaPresse)