La parotite si contagia con il contatto con i liquidi dell’ammalato e ha una durata pari a circa dieci giorni. Per prevenire i casi di orecchioni è possibile effettuare il vaccino, grazie al quale si evitano anche le possibili complicazioni che si possono rivelare particolarmente gravi quando riguarda adulti ed adolescenti.
In genere, il vaccino degli orecchioni si suggerisce di somministrarlo durante il secondo anno di vita con un richiamo più avanti. Può accadere che la parotite si manifesti anche in bimbi vaccinati ma, in questi casi, ha comunque un andamento lieve e poco preoccupante.
Nella maggioranza dei casi si tratta di una patologia che non provoca conseguenze anche se nei maschi può essere responsabili di un’infiammazione a carico dei testicoli chiamata orchite; quest’ultima può essere alla base della sterilità. In alcuni rari casi gli orecchioni possono provocare anche delle forme di meningite.
La parotite provoca dolore nel bere e nel masticare accompagnata da senso di debolezza e mal di testa. Non esistono delle cure specifiche ma è sempre necessario rivolgersi al medico di famiglia che verificherà se sia necessario somministrare dei farmaci per ridurre la febbre ed il dolore. Durante il periodo della malattia è consigliabile arricchire la dieta con frutta e verdura fresca di stagione, particolarmente ricca di antiossidanti e vitamine. Per combattere la disidratazione causata dalla febbre e per non provare dolore nel deglutire è bene privilegiare alimenti liquidi come zuppe, passati e centrifugati.
La parotite si cura facendo stare il piccolo a riposo, in un luogo caldo da arieggiare spesso in modo da evitare il ristagno di germi e batteri.