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“Gli scheletri nell’armadio” – Francesco Recami

Creato il 14 settembre 2012 da Temperamente

“Gli scheletri nell’armadio” – Francesco Recami

Prima di iniziare questa recensione, è doverosa una premessa: a me i libri di Francesco Recami piacciono moltissimo. Apprezzo il suo acume, la sua capacità di indagine psicologica, la scrittura pulita e tagliente come vetro, il tatto con cui affronta tematiche delicate senza scadere nel buonismo. Ho letto e amato quasi tutto quello che ha scritto. Purtroppo, non ho apprezzato con lo stesso entusiasmo i tre gialli che fino ad ora la casa editrice Sellerio ha pubblicato.

Gli scheletri nell’armadio è, in buona sostanza, il seguito di La casa di ringhiera. Ritroviamo i personaggi che avevamo lasciato, vagamente affaccendati, ognuno nel proprio appartamento della vecchia casa di ringhiera in cui vivono. Amedeo Consonni deve mediare tra l’affetto per Angela e la stizza della figlia Caterina, destreggiandosi tra i capricci e i piccoli malanni del nipotino. Il marito della signora Erika sembra scomparso, mentre Claudio è misteriosamente tornato a casa, e sembra stranamente sobrio. Cosa ci fa un’auto nuova nella piazzola privata dove ha sempre stazionato la vecchia Opel del signor De Angelis? Perché i figli di Claudio sono terribilmente a disagio alla vista del padre? Cosa ci fanno degli scheletri appesi in un armadio? C’è qualcosa di vero in quello che racconta il piccolo Enrico, o sono solo fantasie infantili?

Il romanzo è piacevole e divertente, ma più che un giallo sembra una sorta di parodia del genere. L’impressione che dà è che l’autore, peraltro bravissimo, si sia dilettato a saltabeccare tra i canoni del giallo classico, prendendoli bonariamente in giro. I personaggi sono simpatici, un po’ guasconi, a volte goffi e imbranati, altre volte “cattivi da manuale”, e non eccessivamente realistici. La trama è piuttosto esile, e molte delle domande che il lettore oziosamente si pone all’inizio del testo restano prive di risposta; l’attenzione dello scrittore resta appuntata al linguaggio, simpaticamente colloquiale e vivace. In conclusione, un romanzo di gradevolissima lettura, ma non all’altezza degli standard a cui Recami ci ha abituati, e che può spiazzare il pubblico, abituato dall’autore a testi seri e a tematiche scottanti e che forse si aspetta qualcosa che aderisca con meno ironia alla tipologia del genere giallo.

Maria Di Piazza

Francesco Recami, Gli scheletri nell’armadio, Sellerio, 2012, pp. 219, € 13,00


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