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gli Sciatt

Da Jo
gli Sciatt
Che buoniiiiii! stasera avevo proprio voglia di qualcosa di fritto ma leggero, tanto vale come unica portata per tutta la cena, che poi scappo al cinema.
Sciatt, ovvero 'rospi' in dialetto valtellinese, forse perchè risultano irregolari nella forma e di colore incerto, con caratteristici cornetti.
Invece sono frittelle di farina di grano saraceno e formaggio Casera, buonissime, nate a Teglio ma ora vanto di tutta la zona, servite su un letto di cicorino tagliato sottilissimo e condito olio, aceto e sale, come antipasto.
Non abito distante dalla valle bagnata dallo stesso fiume che mi scorre davanti, saranno poco più di 60 km, i suoi paesini sono spesso meta di nostre di gite in giornata per l'acquisto di vini e formaggi locali e ovviamente approfittiamo dei ristoranti in loco per gustare i loro piatti forti: bresaola, sciatt, polenta taragna e pizzoccheri. Tutte squisitezze semplici e gustose, un tantino ricche di grassi ma una volta ogni tanto si può fare eccezione!
La ricetta è più o meno uguale per tutti, sta a ognuno farne una propria secondo la consistenza voluta, ricordatevi di aggiungere sempre la grappa e, se fritti a dovere, sono leggerissimi.
-ricetta-
300 g farina di grano saraceno
200 g farina bianca
300 g Casera
1 bicchierino di grappa
acqua gasata
lievito per salati o bicarbonato
2 cucchiai di pangrattato
sale e olio di semi per friggere
cicorino condito
Taglio il formaggio a dadi di 1,5 x 1,5 cm.
In una boule verso le farine setacciate e le impasto con acqua gasata sino ad ottenere una pastella non troppo fluida cui aggiungo i dadi di formaggio, un pizzico di lievito, il pangrattato, la grappa e un po' di sale.
Mescolo bene e faccio riposare per un'ora.
Nella padella per fritti scaldo abbondante olio di semi di arachidi e poi friggo le frittelle prelevando la pastella e un dadino di formaggio con un cucchiaino, lasciando cadere l'impasto nell'olio bollente.
Ne metto pochi alla volta, li giro (anzi, se l'olio è abbondante girano da soli) e li faccio dorare e gonfiare uniformemente, poi li metto a scolare su fogli di carta da cucina.
Prendo un piatto da portata, lo ricopro di cicorino condito e sopra ci appoggio gli sciatt, che servo ben caldi.
Al solito, quando si frigge, chi prepara i golosi bocconi non sta mai a tavola, ma ha il vantaggio di assaggiarne quanti ne vuole!
n.b.
Piccola variazione determinata dalle scorte, chi ha l'occhio allenato li riconoscerebbe al volo...al posto del cicorino, consumato tutto con l'insalata di ieri, ho affettato sottilmente una manciata di foglie di spinaci.
Inoltre queste dosi sono più che abbondanti, dimezzatele pure.

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