Gli sdraiati

Creato il 07 aprile 2015 da Cinzia Mau

RAPPORTI GENITORI-FIGLI

Forse sono di là, forse sono altrove. In genere dormono quando il resto del mondo è sveglio, e vegliano quando il resto del mondo sta dormendo. Sono gli sdraiati. I figli adolescenti, i figli già ragazzi. Michele Serra si inoltra in quel mondo misterioso. Non risparmia niente ai figli, niente ai padri. Racconta l’estraneità, i conflitti, le occasioni perdute, il montare del senso di colpa, il formicolare di un’ostilità che nessuna saggezza riesce a placare. Quando è successo? Come è successo? Dove ci siamo persi? E basterà, per ritrovarci, il disperato, patetico invito che il padre reitera al figlio per una passeggiata in montagna? Fra burrasche psichiche, satira sociale, orgogliose impennate di relativismo etico, il racconto affonda nel mondo ignoto dei figli e in quello almeno altrettanto ignoto dei “dopopadri”.

“Gli sdraiati” è un romanzo comico, un romanzo di avventure, una storia di rabbia, amore e malinconia. Ed è anche il piccolo monumento a una generazione che si è allungata orizzontalmente nel mondo, e forse da quella posizione riesce a vedere cose che gli “eretti” non vedono più, non vedono ancora, hanno smesso di vedere.

Consigliato ai genitori d’oggi, al loro modo di gestione ed educazione dei figli, al rapporto che è basato più sull’ amicizia che di “guida” tanto che li spinge non più a “comandare” di fare un qualcosa, ma a pregarli se non addirittura a pagarli.

Di lettura scorrevole per la maggior parte dei lettori è stata una lettura noiosa sarà perché si sono riconosciuti nel protagonista e nelle sue debolezze?


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