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Gli spaghetti della solidarietà

Creato il 05 maggio 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
 attribution Alessio Sbarbaro


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Bruno Serato è uno chef italiano che lavora in America. È il titolare del ristorante Anaheim White House, un locale nella contea di Orange, in California. Bruno, però, è un cuoco particolare: la sua specialità, il suo piatto migliore, è la solidarietà. Da otto anni, ogni sera, Bruno accompagna 300 bambini poveri  in un centro di solidarietà per minori in difficoltà. Li fa sedere a tavola con le mani rigorosamente lavate e poi si mette a cucinare per loro 20 chili di pasta. I suoi spaghetti al pomodoro vengono letteralmente divorati, mentre i ravioli agli spinaci sono meno apprezzati, ma in fondo tutti i bambini amano gli spaghetti e odiano le verdure.

Ad Anaheim, la sua città, la crisi si sente: sono più di mille le famiglie che vivono in motel, dove non è possibile cucinare. La madre di Bruno, Caterina, dopo aver scoperto che i motel-kids non potevano cenare, è corsa dal figlio: “Prepara tu la pastasciutta per questi bambini”. E così Bruno ha deciso di assumersi questa responsabilità, servendo ad oggi più di 25o mila piatti di pasta per una spesa di circa 2 mila dollari al mese. Ma Bruno non si limita a sfamare questi bambini. Bruno li nutre anche di speranza, vuole mostrare loro che la vita non è solo un motel o un centro di accoglienza. Nel suo ristorante ha assunto Armando, un ragazzo conosciuto in motel quando aveva 15 anni e a cui lasciò il suo biglietto da visita con una promessa: lo so che vuoi lavorare, ma devi essere più grande: torna da me quando avrai 18 anni. Tre anni dopo Armando si è ripresentato. Adesso i due lavorano insieme. Bruno è stato inserito nel 2011 nella “Top 20 Heores” dalla Cnn,  la classifica che l’emittente tv stila scegliendo le venti persone che con il loro impegno tentano di cambiare il mondo.

articolo di Alessandro Antonioli.


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