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Gli stereotipi di Grana Padano

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Questa è un’altra campagna apparsa su carta stampata. Il soggetto questa volta è un uomo di cinquant’anni.

Ovviamente in quanto uomo la Grana Padano non gli ricorda di mangiare il suo prodotto per rimanere bello e giovane in senso estetico, ma di mangiarlo per rimanere forte come un leone.

Stereotipi sessisti da fiaba. Per rafforzare il sessimo, prende in braccio una donna più giovane.

Ricapitoliamo. Lui per raggiungere la perfezione non deve paragonarsi a sorelle, amiche o figlie più giovani ma ad un leone. Dev’essere forte, perchè la forza conta molto se sei uomo.

Andiamo avanti. Ho ascoltato anche alcuni spot radiofonici.

Facciamo finta che un uomo e una donna che non si conoscono vanno al ristorante.

Un cameriere si avvicina alla sua cliente per prendere l’ordinazione. Lei a pranzo vorrebbe solo un insalata verde. Niente acqua, niente birra, niente calorie. E’ stato interpretato lo stereotipo della donna-anoressica.

Una voce maschile la interrompe, un pò come se si trovasse ad un quiz a premi. “Risposta sbagliata”. Le ricorda che la risposta giusta per una donna sopra i quaranta (e questo è importante visto che secondo Grana padano le donne invecchierebbero almeno dieci anni prima di un uomo) è la stessa insalata con tonno, scaglie di grana, pane e un bel frutto. Infine ricorderà alla donna che Grana Padano le darà salute, buon umore  e una pelle più bella (senza rughe).

E’ molto importante accorgersi che la voce del cameriere appartiene al sesso opposto. Non è un dato trascurabile. Ciò può significare che un individuo dovrebbe mantenersi bello per far piacere all’altro sesso. La stessa sorte accade anche al protagonista uomo:

Entra al ristorante, ma viene accolto da una cameriera. Meno formale del cameriere gli chiede semplicemente e in modo più confidenziale cosa gli dovrebbe portare a pranzo  (e già qui c’è uno stereotipo: se sei uomo puoi essere trattato con meno cortesia).

Lui vorrebbe una birra e un panino. Si deduce che il ristorante sia più spartano e che l’uomo segue un regime alimentare iper-calorico,al contrario della donna, la quale esagererebbe troppo con le diete.

Poi c’è la stessa voce che comunica la risposta corretta. L’uomo sui cinquanta (anche i ltarget a cui si rivolge non è un dato trascurabile) dovrebbe mangiare un insalata di pomodori, rucola, noci, un pezzetto di grana padano, pane e un frutto. Insomma insalata un pò diversa ma sempre molto scarna. L’unica differenza è che in questo caso si parla di salute, forma fisica e vitalità ma non allude ad alcuna giovinezza della pelle.

Un consumatore un pò tonto si chiederebbe:

Gli effetti del prodotto variano a seconda del genere di appartenenza?

Esiste un Grana Padano per donna e per uomo?

Vediamo ora come viene pubblicizzato all’estero.

Gran Bretagna. Prendiamo solo una pubblicità in esame, quella realizzata nel 2008.

Gli stereotipi di Grana Padano

Parole crociate. Nessun riferimento ai generi.

Germania. Troviamo le stesse parole crociate e questa(2006-2007):

Gli stereotipi di Grana Padano

Un pò da Mulino Bianco. C’è anche la versione con la moglie e il marito che mangiano grana. Lei sorride, lui sembra accudito come un figlioletto:

Gli stereotipi di Grana Padano




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