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“Gli Ufo? Astronavi di un’altra tecnologia”. Parola di fisico.

Creato il 22 luglio 2013 da Extremamente @extremamentex

Qualcosa sta cambiando. All’interno della scienza, tra gli stessi accademici. Qualcosa sta radicalmente cambiando, se un fisico ha accettato di partecipare ad un convegno ufologico ed ha avuto l’ardire di definire gli Ufo “un fenomeno reale”. Non solo,  ha dichiarato di ritenerli “oggetti artificiali controllati da un’intelligenza“. E per la cronaca, lo scienziato in questione non era sotto l’effetto dell’alcol neppure quando ha detto:”Sono senza dubbio astronavi prodotte da una tecnologia  straordinariamente avanzata.”

“Gli Ufo? Astronavi di un’altra tecnologia”. Parola di fisico.

UFO E SCIENZIATI: IL FISICO ERIC DAVIS CREDE CHE SIANO OGGETTI REALI

Il temerario è Eric W. Davis e la platea alla quale si è rivolto è quella del 44esimo Simposio Internazionale promosso dal Mufon- la più grande organizzazione ufologica del mondo fondata negli Stati Uniti- che si è appena concluso a Las Vegas. Nella due giorni di convegno, si sono alternati al microfono non solo ricercatori  alternativi e giornalisti d’inchiesta, come Steven Greer e Paola Harris, ma anche psicologi, storici, ingegneri- tutta gente che, di solito, si guarda bene dal parlare in pubblico di alieni.

Ma come dicevamo, qualcosa sta davvero cambiando: forse i tempi sono maturi per un cambio di rotta. Il caso più sorprendente, in questa chiave, è stato appunto quello di Davis, un fisico dell’Istituto per gli Studi Avanzati di Austin (in Texas) da anni impegnato nel tentativo di rendere reale quello che finora sembra un’utopia: ovvero i viaggi interstellari ad una velocità maggiore di quella luce, curvando lo spazio-tempo. In sostanza, progetta di costruire una vera Enterprise e di fare del warp-drive un normale sistema di propulsione.

Di recente, Eric W. Davis è stato insignito di un riconoscimento dall’ Istituto Americano di Aeronautica ed Astronautica, per la sua ricerca dal titolo “Propulsione più veloce della luce, stato attuale e nuovi sviluppi”. Questo, insomma, il background culturale e l’ambito di studi dello scienziato texano. Un luminare, nel suo campo. Eppure non ha avuto paura di affrontare il tema Ufo, ben conscio di distinguersi, così, da tanti suoi colleghi che lo evitano con cura.


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