Gli Zombie non uccidono, reclutano.

La figura dello zombie è sulla cresta dell’onda, grazie soprattutto all’eccezionale storytelling di Robert Kirkman, e piccoli/grandi brand non si lasciano scappare l’occasione di sfruttarne le potenzialità comunicative. Non sempre la storia funziona, a volte manca, altre meriterebbe una continuità narrativa.

L’ultimo spot della DieHard, noto produttore di batterie per autoveicoli, rientra sicuramente in quest’ultimo caso. Ottime riprese, zombie, montaggio incalzante, zombie, capovolgimento della situazione, zombie… Poi manca lo storytelling, conquistato il fruitore lo si abbandona dopo poco più di 60 secondi. Averebbero potuto coinvolgere il pubblico, renderlo “sceneggiatore” delle puntate successive, portare la comunicazione offline sfruttando i punti di rivendita, un’occasione persa.

Diversamente Hyundai, avendo una collaborazione diretta con il brand The Walking Dead, è riuscita a creare una narrazione continuativa (anche se troppo dilatata nel tempo) sull’essere l’auto ideale per sfuggire a un’apocalisse zombie. Dopo aver coinvolto Kirkman per la realizzazione di una Hyundai Elantra Coupe Zombie Survival Edition, ha fornito all’utente la possibilità di creare la propria Hyundai a prova di zombie.

The Walking Dead Chop Shop, disponibile sia per iOs che su Google Play, dando carta bianca all’utilizzatore ha generato migliaia di creazioni. Un gioco non fine a se stesso, ma una battaglia con in palio la creazione della vettura vincitrice per il New York Comic-Con. Promessa mantenuta, anzi l’auto si è (quasi) conquistata uno spazio nella serie tv. Hyundai, deridendo qualche cliché sugli zombie, ha portato in tv la vincitrice del contest Chop Shop come l’arma decisiva all’uccisione dei vaganti. Uno storytelling sorprendente che, sfruttano la sua forza e la community, potrebbe riservarci tanto altro.

Gli Zombie non uccidono, reclutano… anche nel marketing.