#Glocal14 la rivoluzione del 3.0 è alle porte

Creato il 15 novembre 2014 da Motasemper
Quasi come la scoperta del fuoco. Il web 3.0 viene definita la più potente rivoluzione della storia dell’uomo. Ma come sta cambiando la comunicazione? Al Glocal Festival di Varese, Rudy Bandiera, autore del libro “Rischi e opportunità del Web 3.0″, ha provato a spiegarlo. Mentre il web 2.0 comprende tutte le tecnologie che consentono di mettere in comunicazione le persone tra loro, il 3.0 è un enorme punto di domanda. Ma oggi ci sono cinque aziende che stanno cambiando il futuro: Amazon, Apple, Facebook, Google e Microsoft.

Si tratta di aziende che producono ecosistemi, ambienti dentro i quali gli utenti si sentono al sicuro, condividono i propri dati e si reputano “incollati” al prodotto. “Hai voluto questo dispositivo, compri in questo e-shop. Questo l’imperativo che circola attorno ai colossi della Silicon Valley”, spiega Rudy Bandiera. Oltre all’ecosistema, poi, queste aziende hanno un altro elemento in comune: la creatività. Nuovi sistemi di pubblicità, nuovi sistemi di pagamento, nuovi sistemi di commercio. Un radicale cambio di paradigma, che rivoluziona non solo il mondo della tecnologia, ma l’intero modo di vivere del pianeta. Basti pensare alla frequentissima frase: “mi dai l’amicizia?”. Un modo di dire che fino a qualche anno fa era inimmaginabile, oggi all’ordine del giorno. Cambia non solo il mondo dei device, ma anche l’intero sistema delle relazioni interpersonali.

 Internet mobile, big data, cloud, intelligenza artificiale e robotica, internet degli elettrodomestici, realtà aumentata e virtuale: solo alcune delle nuove tecnologie che le aziende in questione stanno sviluppando in questi ultimi anni. Sono innovazioni che inglobano tutti gli altri sistemi di comunicazione esistenti, passando attraverso internet e racchiudendo tutto all’interno del web. Tecnologie che esistono già, ma la società non è ancora pronta a recepirle. E noi che ruolo abbiamo all’interno di questo mondo? La vera sfida del presente ruota attorno l’economia dell’attenzione. Se riusciamo ad ottenere l’attenzione delle persone abbiamo vinto. Senza dimenticare la reputazione: siamo online quindi trasparenti, la reputazione ci permette di influenzare gli altri e influenzare gli altri è un’economia. E voilà, la rivoluzione è servita. Tanti vantaggi, ma anche molto rischi. Come difenderci? Rudy risponde: “Abbiamo una sola arma: la consapevolezza. Stiamo vivendo nel bel mezzo di una rivoluzione e non c’è ne rendiamo conto. Siamo come dentro uno tsunami, un’onda alta 20 metri: dobbiamo solo deciderla se cavalcarla o farci affogare”. di Barbara Montrasio – fonte #Glocal14

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