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Gloria Ciceri – Un sogno in una reflex

Da Sushit

C’è un sottile confine tra giovinezza e creatività, che spesso accende lo spazio intorno ad uno scatto. Gloria è ancora una studente, ma con una Nikon D80 in mano riesce ogni volta a stupire. Le sue fotografie, le sue passioni, le sue storie, sono crisalidi da cui ci auguriamo nasca presto una professionista affermata. Con qualche domanda, ci siamo permessi di frugare nei sogni e nelle speranze di una giovane creativa.

Gloria. Fotografa, Art Director, Graphic Designer e cos’ altro? Descrivici il tuo background.
Nessuna di queste tre cose è (per ora) la mia professione. La fotografia è un hobby che porto avanti da 4 anni, quando la mia professoressa di fotografia delle superiori mi mise al collo una reflex digitale. Rimasi incantata dalla solidità della macchina, non era una semplice compatta digitale, era qualcosa di più. Mi incantò, inoltre, la possibilità di decidere tempi e diaframmi: l’esposizione la decido io. E così abbandonai l’automatico, abbandonai una digitale che non mi proponeva una scelta. Volevo essere io la protagonista del gioco. Pochi mesi dopo comprai una reflex digitale ed iniziai a scattare fotografie, misi in piedi un sito internet e l’avventura iniziò. Ora sono al primo anno dell’Accademia di Comunicazione di Milano e devo decidere cosa farne del mio futuro: Art Direction o Graphic Design? Potrei essere uno, potrei essere entrambi. Potrei essere una persona completa o indirizzarmi solo verso una scelta decisa e ben ponderata. Potrei dar retta al momento o farmi consigliare. In qualsiasi caso non abbandonerei mai le immagini.

Quali sono le 3 cose più importanti nella tua vita.
La musica, la mia musa ispiratrice; il mio essere infantile e perdermi nei pensieri come se fossi in un mondo che conosco solo io e che non sono in grado di raccontare (anche perché nessuno capirebbe); il mondo creativo dalla A alla Z.

Quando è nata la tua prima foto di cui sei andata orgogliosa?
Un paio di anni fa stavo sperimentando nuovi luoghi dove scattare e dopo aver viaggiato in lungo ed in largo mi sono accorta che era sotto i miei occhi: il frigorifero di casa mia. Iniziai così a fare scatti veloci (non è salutare mettere una macchina fotografica per 5 minuti a pochi gradi sopra lo zero), provando a trasformare gesti quotidiani in situazioni bizzarre.

Cos’ è per te la fotografia?

E’ il modo più veloce per registrare le emozioni nel tempo. E’ un mondo infinito di creatività in continua evoluzione e digitalizzazione, di abbandono del tradizionale per passare ad un meccanismo più semplice e diretto.

Dove ti vedi tra 5 anni?
All’estero, a fare qualcosa di inerente a quello che sto studiando, sperando che la fotografia sia diventata per me un qualcosa di più professionale, non solo un hobby.

Una persona che stimi.
Chi non usa Photoshop dopo aver fatto una foto (se non per giocare con Livelli o Curve) : una foto deve venire bene al momento dello scatto.

Un tuo pensiero sulla pubblicità italiana.
Potrebbe essere molto più creativa, andare al di là delle solite proposte pubblicitarie che passano in continuazione alla televisione o sulle riviste. L’Italia è un paese alquanto arretrato su questo punto di vista: basta prendere un campione di 10 pubblicità italiane e 10 estere per rendersi conto di quanto le nostre siano ripetitive, fatte con lo stampino e con le stesse impostazioni grafiche. Ma siamo sicuri che nuove proposte pubblicitarie fuori dalle solite idee standard vengano prese in considerazione?

Il sito di Gloria: Gloriaciceri.com

Gloria Ciceri – Un sogno in una reflex

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