Il car poolin , ma anche rideshare, è la condivisione di un tragitto in auto attraverso una negoziazione preordinata anche on line.

Autostrade, reti ferroviarie, rotte marittime e aeree, cartello di Medellin.
Oggi a quella definizione si è aggiunta Internet che combina le caratteristiche di libertà di utilizzo da parte di chiunque senza dover avere concessioni demaniali o goverantive e potendola usare tanto come attore di produzione che come utente e di carrier della comunicazione sociale in tutte le sue varie ulteriori declinazioni.
La differenza tra il dominio logistico della definizione di comunicazione è che per poter usufruire di un mezzo sulle grandi vie di comunicazione 1 è necesaario una patente o un’abilitazione, nel caso 2 invece a tuti è concesso di scorazzare suoi carrier Tcp-IP senza nessuna certificazione e senza limiti di velocità, ma questo è un altro discorso e rientra nella democrazia della rete.
Un caso metalinguistico a questo proposito è che oggi chi incroci in autostrada le segnalazioni a LED luminosi, insieme a messaggi tipo :
viaggiate senza distrazioni, non fate caso ai messaggi che compaiono qui
possono vedere anche il seguente messaggio criptico
car pooling su www.autostrade.it
dove si spiega che per l’Ente Autostrade il car pooling è un elemento rilevante tant’è che è lo è stato sperimentato durante i lavori sull’autostrada dei laghi adottando una corsia preferenziale e sconti sul pedaggio per tutte le auto che avrebbero avuto a bordo almeno 4 passeggeri.
La sostenibilità ambientale, la carbon tax, il protocollo di Kyoto, il gioco del bilancio energetico aziendale sono tutte tematiche importanti per esplorare che cosa si è fatto e che cosa si fa per raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio nell’atmosfera in modo globale perchè solo così si eviteranno persolosi punti di non ritorno sicuramente pari se non peggiore di un olocausto nucleare.
La tematica ambientale in rete e in particolare nei nuovi media è molto sentita, ovvio quindi che molte proposte operative abbiamo in rete una delle modalità preferite per concretizzarsi e per espandersi.
La condivisione è proprio una delle parole chiave di ogni movimento eco-based e di ogni applicazione di servizi che in qualche modo ne derivano.
I GAS, i gruppi di acquisto solidale per il consumo critico nel campo dell’alimentazione e non solo, Il car-sharinged il bike-sharing, ma anche il co-working, che a ben vedere è una modalità virtuosa di ottimizzazione di strumenti che hanno il loro bel dispendio energetico e potrebbero essere incentivati proprio per questa virtuosità, sono tutti esempi concreti di condivisioni con notevoli ricadute in rete.
Sempre contiguo alla filosofia di condividere risorse pratiche, come un servizio, una utility, un prodotto o un’esperienza vi sono da epslorarsi anche il bartering, un modo sociale di scambiarsi risorse e conoscenze, il vecchio do ut des alla base di ogni relazionamento sociale, il co-lunching, di cui abbiamo già parlato ampiamente, e tutte le condivisioni in tema di viaggio e turismo.
Mappa del car-pooling
Sostanzialemente i siti del car-pooling possono essere suddivisi in due macrocategorie: annunci e social network
Carpool world : annunci di offerte di passaggio e relative richieste geolocalizzate in tutto il mondo.
YouTrip :gli annnunci possono anche essere filtrati per ricorrenza temporale, una sola volta, ricorrente, per una vacanza.
Autostrade: registrazione dei dati dell’utente che certifica la sua individualità. Geolocalizzazione, organizzazione dedicata ai mobility manager aziendali
Posto in auto : enfatizza la sicurezza e crea anche un servizio di passaggi di donne per altre donne.
Passaggio : community con gli annunci itliani ed europei, funziona anche una black list
Roadsharing: community internazionale; tra i suoi partner, aziende e organizzazioni, vi sono anche 3 social club italiani, RomaIN, ToscanaIN, ModenaIN
Vi sono anche inizative localizzate e organixhe al territorio, in Lombardia, a Padova, organizzato dal Comune, in Basilicata, dove però il servizio è limitato a Regione e Comune di Potenza ed alla eaziende dove vi sia un mobility manager, secondo le direttive della UE, che mette anche a disposizione finanziamenti a fronte di progetti del genere.

Una curiosità
Viadeo, il business social network che ha avuto i suoi glorioso natali in Francia alcuni anni fa, inizialmente si chiamava Viaduc per significare letteralemte il mezzo più autonomo, veloce e sicuro per comunicare il proprio brand personale.
Viaduc in francese significa viadotto, via di comunicazione.
