Per chi non sapesse di cosa si tratta, vi invito a visitare il loro sito.
Per tutte le altre che lo conoscono e sono indecise se abbonarsi o meno, potrei limitarmi a indicare il link alla pagina Facebook, dove troverete tutte le proteste e le lamentele relative agli ultimi eventi connessi con la spedizione di febbraio.
Ma trovo più corretto scrivere qualcosa in prima persona.
La mia prima esperienza con la Glossy fu a gennaio 2012. Fu un’esperienza davvero molto positiva: la box arrivò puntualissima e conteneva prodotti perfettamente in linea con le schede personali da me compilate sul sito.
A febbraio il miracolo non si è ripetuto.
Infatti ho ricevuto la ben nota mail in cui mi si annunciava che il pagamento era avvenuto regolarmente indicando una data precisa per l’invio, e fin qui tutto regolare. Poi, l’annuncio sul Facebook (e già su questo si potrebbe discutere): con tono informale si annunciavano ritardi nella spedizione. Motivo: il server (sic). Va da sè, per farla breve, che le box sono arrivate a moltissime iscritte con una settimana buona di ritardo. Molte hanno provato a contattare Glossybox per avere informazioni tramite il loro servizio clienti, il quale…
1) non era in grado di dirti se la tua era in ritardo oppure no
2) non era successivamente in grado di dirti quando sarebbe arrivata, nè se fosse partita, nè dove fosse.
3) nè tantomeno per quale motivo
4) nè infine ti chiedeva scusa per il disagio, o per il disservizio relativo al loro vuoto informativo.
Quindi: comunicazioni automatiche via mail ma non rispondenti alla realtà, e comunicazioni informali relative ai ritardi non via mail ma tramite la pagina Facebook. Il rapporto con il cliente gestito così dovrete convenire che non è proprio ottimale. Insomma, il servizio clienti è di scarsa qualità. Tanto più che le risposte che si ricevono altro non sono se non dei copy&paste generosamente distribuiti nella stessa forma fra tutte le iscritte. Provando a ribattere con un argomento lievemente più articolato le risposte si fermano lì. Stop.
Come anticipato, inoltre, stavolta non sono state rispettate le preferenze (e devo dire in maniera abbastanza eclatante). Per cui questo rimane un grosso punto interrogativo.
Un’ultima notazione, forse non così essenziale per la scelta se abbonarsi o meno, i famosi Glossydots: chi li ha visti? Provando a chiedere notizie su di essi, come da tradizione invalsa nelle risposte del loro servizio clienti, ci si sente regolarmente rispondere con una spiegazione vaga, sempre diversa: ora è colpa del server, ora devi aspettare il prossimo acquisto, ora devi aspettare la spedizione della nuova box… Nel frattempo ci viene chiesto con una certa frequenza di diffondere il verbo facendo iscrivere le amiche.
Non solo non consiglio Glossybox nè l’ho fatto prima, e meno male perchè avrei rimediato una figura pessima, ma mi sono anche disiscritta. Se lo spirito è quello di provare prodotti nuovi, di sicuro non voglio vedermi spedire un kit cortesia da albergo, cosa che questo mese incredibilmente è capitata. Visitando il sito dell’azienda che ha promosso i propri prodotti, si evince che questa ditta invia questo kit a molti blogger peraltro semisconosciuti (non me ne vogliano, ma è così: nessuno è editorialista del Corriere della Sera) affinchè lo recensiscano. Gran parte della loro area stampa è occupata infatti da queste recensioni. Se si considera che nel mondo della promozione/comunicazione, mondo da cui provengo, ciò che mandi al “pesce piccolo” (le creative con un blog su Blogspot) sono solo le briciole, e se si considera che le briciole da blogger erano comunque più sostanziose rispetto a quelle ricevute pagando dalle iscritte…
C’è un’altro fattore che mi ha lasciato fortemente perplessa. La box contiene tre prodotti dello stesso brand. Credo che siamo al limite del comico se pensiamo che la Glossy in teoria servirebbe a conoscere più brand diversi.
Quando ho annullato l’abbonamento quelli di Glossybox mi hanno immediatamente scritto, anche se in autmatico. Chiedendomi di far iscrivere le amiche. Opportuno, decisamente opportuno. Atto che denota una grande attenzione.
Ultima notazione che riguarda la concorrenza: My Beauty Box. Non ho idea della serietà o meno di questo servizio rispetto alla Glossy, ma il primo invio dedicato alla stampa per il lancio conteneva 5 smalti(ni). Credo di non essere molto lontana dal reale se vi faccio notare che, dal punto di vista della mia professione, ricevere 5 colori di smalto in colori random è l’anti consulenza d’immagine! Le premesse anche qui mi lasciano perplessa, e credo che dovrebbero fare anche a voi lo stesso effetto.