CEROTTI ANTIAGE: uno stimolo naturale alla produzione dei nostri antiage interni:
glutatione e carnosina
Come si possono sviluppare naturalmente alcune delle funzioni antiaging
per un ringiovanimento naturale con Glutatione e Carnosina.
Parla il Dott. Ivano Hammarberg Ferri
IL GLUTATIONE
Il glutatione è una sostanza che si trova naturalmente nel corpo umano, ma invecchiando e con l’esercizio fisico, il glutatione presente in noi diminuisce. Oggi molti scienziati, ritengono che la lunghezza della nostra vita sia direttamente proporzionale al livello di glutatione presente nel corpo. È composto dagli aminoacidi glicina, acido glutammico e cisteina, ha la funzione di antiossidante e ci protegge direttamente, ma è anche in grado di ricaricare ed incrementare i livelli di altri antiossidanti come le vitamine A, C ed E. Rilevante è la sua azione contro i radicali liberi o molecole come perossido di idrogeno, nitriti, nitrati, benzoati e altre. Svolge un’importante azione nel globulo rosso, proteggendolo da pericoli ossidativi che causerebbero l’emolisi, o rottura dei globuli rossi stessi. C’è da dire inoltre, che svolge un’azione benefica contro l’invecchiamento cellulare.
AUMENTO PRODUZIONE
ORTOMOLECOLARE IN 72H
LA CARNOSINA
La carnosina è un dipeptide e come tale è formata dall’unione di due amminoacidi, chiamati, rispettivamente, istidina e Β alanina; per questo motivo è nota anche come Β-alanin-L-istidina. E’ presente nei muscoli di quasi tutti i vertebrati, uomo compreso, e fu scoperta nel 1900 da Gulevish proprio durante lo studio di estratti muscolari. In natura si trovano tracce di carnosina negli alimenti di origine animale mentre è totalmente assente nel regno vegetale. La dieta vegetariana è comunque ricchissima di antiossidanti per cui, considerando anche che nel nostro organismo esiste un enzima in grado di sintetizzare carnosina, un’eventuale carenza alimentare è poco probabile.
MODIFICA DELLA PELLE CON
USO PER 60GG DI Y-AGE
Nel 1999 ricercatori Australiani confermarono la capacità della carnosina di aumentare in vitro la longevità dei fibroblasti umani. La carnosina riuscì ad aumentare il massimo numero di divisioni cellulari da 50 a più di 60. Tale parametro è uno dei pilastri della teoria dell’invecchiamento di Haflick che durante i suoi studi dimostrò che il numero delle replicazioni di fibroblasti appartenenti a varie specie animali era proporzionale alla lunghezza massima della vita dell’animale stesso. Si ritiene che la senilità e l’Alzheimer siano collegati alla formazione di placche nel cervello. Studi sulla carnosina hanno dimostrato che è uno delle molecole di protezione del sistema microvascolare del cervello, che agisce ritardando la formazione di placche e protegge il DNA dai danni. Studi sulla carnosina hanno dimostrato che ha perfino la capacità di trasformare cellule vecchie in cellule giovani ed in salute, riparando i danni cellulari. Tutto ciò si può tradurre in una maggiore durata media della vita. Studi sulla carnosina hanno dimostrato che ha la capacità di accelerare la guarigione delle ferite, tramite il ringiovanimento del tessuto connettivo, viene utilizzata anche per le sue proprietà cicatrizzanti. In Europa, è stato rilasciato un brevetto di utilizzo della carnosina per migliorare le performance atletiche, la resistenza, per ridurre la stanchezza e per trattare disordini muscolari. L’utilizzo di questo dipeptide si è diffuso anche tra gli atleti che talvolta ricorrono ad iniezioni di carnosina liquida per ottenere un maggior effetto ergogenico. Questo integratore è infatti in grado di ridurre la fatica muscolare, aumentare la resistenza e migliorare la capacità complessiva di lavoro. Gli effetti ergogenici della carnosina sono simili, per certi aspetti, a quelli del bicarbonato di sodio. Entrambi questi integratori hanno infatti la capacità di “tamponare” l’acido lattico prodotto dai muscoli durante un intenso sforzo fisico. In particolare la carnosina ha la capacità di riequilibrare il pH ematico (acidificato dal lattato) scomponendosi nelle sue due unità (istidina e Beta-alanina). L’istidina libera interviene nella regolazione dell’acidità ematica, mentre l’alanina può essere convertita in glucosio ed utilizzata a scopo energetico.
Considerando le sue caratteristiche, l’assunzione di carnosina ha senso se viene effettuata qualche ora prima di un impegno fisico. Se utilizzata per beneficiare soprattutto delle sue proprietà antiossidanti può essere assunta quotidianamente a colazione insieme ad un multivitaminico a basso dosaggio.Le dosi di assunzione consigliate variano dai 50 ai 1000 o più milligrammi al giorno. L’unico grosso ostacolo alla sua diffusione deriva dall’elevato costo di produzione che tende a scoraggiare il consumatore intento al suo acquisto, mentre ciò è evitabile con Lifewave .
CARNOSINA ED ESTETICA
In virtù delle sue naturali proprietà antiossidanti e antiglicosilanti è in grado di contrastare il naturale processo di invecchiamento cutaneo, inibendo le reazioni ossidative e prevendendo la formazione di legami crociati nel collagene. E’ utilizzata per la formulazione di prodotti cosmetici rassodanti, anti”age”ing e di formulazioni solari per limitare i danno cutanei causati dalle radiazioni ultraviolette. E’ un ingrediente molto versatile e sicuro.
Oggi grazie alla moderna scienza medica è possibile usare i cerotti bionanotecnologici che, applicati in specifici punti di agopuntura, sono in grado di stimolare la rapida impennata della produzione di carnosina nel nostro organismo. Dunque, nessuna introduzione di sostanza chimica dall’esterno o prodotti di sintesi di laboratorio, ma il semplice stimolo delle nostre funzioni a produrne una quantità adeguata per mantenere uno stato di salute duraturo, e rallentare gli accellerati processi di invecchiamento causati dal nostro stile di vita. Il cerotto carnosina si usa a giorni alterni, con il cerotto glutatione.
Buona Vita!
Per gentile concessione del
Dott. Ivano Hammarberg Ferri
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Cerotti Anti Age? - Dr Ivano Hammarberg Ferri