Nella serata di ieri, a Copacabana, due milioni di persone si sono radunate per ascoltare quattro testimonianze di fede, particolarmente toccanti. Durante i canti, anche i Vescovi hanno danzato, così come anche i religiosi più anziani. In attesa del flash mob ballato di questa sera, per il quale i Vescovi hanno effettuato varie prove, quest’oggi si riflette sulle parole che Papa Francesco ha pronunciato ieri.
Il Pontefice ha chiesto ai giovani di lasciare che una parte di loro ospiti il seme della parola del Signore ed ha aggiunto: «Oggi il seme cade in terra buona , voi volete essere terreno buono, cristiani non part-time, non “inamidati”, di facciata, ma autentici. Sono certo che non volete vivere l’illusione di una libertà che si lascia trascinare dalle mode e dalle convenienze del momento. So che voi puntate in alto, a scelte definitive che diano il senso pieno alla vita».
L’invito rivolto ai presenti è quello di costruire un mondo migliori, vivendo da protagonisti e non limitandosi a guardare la vita. Inoltre, è stato ribadito dal Pontefice che è necessario per un cristiano andare contro corrente ed allenarsi e «Giocare nella squadra di Gesù». Il Pontefice ha spiegato che bisogna «Essere in forma e atleti di Cristo». Inoltre, il Papa ha aggiunto: «Gesù è meglio della coppa del Mondo».
Il Vescovo di Roma ha poi affermato: «Sperimentiamo qualcosa di grande, non siamo mai soli, siamo parte di una famiglia di fratelli che percorrono lo stesso cammino: siamo parte della Chiesa; anzi, diventiamo costruttori della Chiesa e protagonisti della storia». Papa Francesco ha concluso citando Madre Teresa di Calcutta: «Da dove si può iniziare a cambiare la Chiesa? Iniziamo da te e da me, rispose Madre Teresa ad un fedele. Allora io dico, iniziamo da me e da voi!».
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