Poco dopo l’arrivo di Papa Francesco in Brasile, è stata rivenuta una bomba nel bagno del parcheggio del santuario di Nostra Signora di Aparecida, che il Pontefice visiterà nella giornata di Mercoledì. Mentre cresce l’apprensione per la visita che avverrà domani, viene reso noto dalle agenzie di stampa locali che a Rio de Janeiro sono avvenuti scontri e disordini.
Davanti alla sede del Governo locale, dopo l’incontro tra Papa Francesco ed il Presidente brasiliano Dilma Rousseff, oltre mille persone hanno tentato di irrompere nell’edificio governativo, ma sono stati fermati dagli agenti di Polizia, che hanno lanciato lacrimogeni.
I cittadini in rivolta, però, hanno tirato alcune bombe molotov ed una di queste ha ferito un agente, il quale è ricoverato in ospedale e presenta ustioni. Le ragioni che spingono buona parte dei brasiliani a protestare, non sono religiose, bensì politiche. La folla sostiene che il Paese avrebbe speso 40 Milioni per organizzare la visita di Papa Francesco. Non è chiaro se tale cifra potrebbe essere stata utilizzata per la costruzione di nuove strutture che ospiteranno le Olimpiadi del 2016 o per le misure di sicurezza per la Giornata Mondiale della Gioventù 2013.
I manifestanti hanno comunque spiegato ai giornalisti che quei soldi potevano essere spesi per migliorare la Sanitò o l’Istruzione. Proprio come è avvenuto durante la Confederation Cup, i brasiliani stanno sfruttando l’attenzione mediatica del grande evento, al fine di chiedere un miglioramento delle condizioni i vita.
La preoccupazione per la visita del Pontefice è alta, soprattutto da parte degli italiani, che seguono quanto accade dall’altra parte del mondo con la stessa apprensione che nutrirebbero nei confronti di un parente che compie un viaggio all’estero in condizioni difficili. Papa Francesco, per l’Italia, è ormai “di famiglia”.