Una ricetta di gnocchi fatti in casa pronti in trenta minuti, da condire nel modo che preferite.
Molti di voi conoscono i gnocchi di spinaci o zucca, ma avete mai pensato di farlo con le carote…? E se queste carote in realtà fossero la polpa rimanente da centrifughe o estratti, non sarebbe anche meglio in virtù di un continuo reciclo di quello che usiamo in cucina?
(Chiaramente chi non ha centrifuga o estrattore può usare la polpa di carote cotte e frullate o passate al minipimer)
Questi gnocchi sono fatti con farina di farro bianca: il farro è il cereale più antico, usato fin dall’epoca degli antichi Romani, sulle cui tavole era presente anche in forma di pagnotta, o a mo’ di polenta a grana grossa (la cosiddetta puls). Pur contenendo glutine è meglio digerito del frumento da chi ha problemi di intolleranza; alcune persone con colon irritabile o digestione lenta potrebbero far fatica con il farro decorticato (ossia integrale al 100%): in questi casi consiglio di provare con il farro perlato, o con la farina che ne deriva (appunto quella usata in questa ricetta).
Per bilanciare al meglio il carico glicemico di un pasto con questi gnocchi consiglio di condire con un sughetto di pesce (ad esempio gamberi saltati nello zafferano), o di fare come chi mi ha passato la ricetta: usare un condimento di verdure e aggiungere una granella di frutta secca tritata grossolanamente. In questo caso il sughetto è stato fatto con porro, asparagi croccanti e friggitelli (o friarielli, peperoni verdi nani non piccanti, che vanno cotti lasciando intatto l’abbozzo del picciolo).
Buon appetito!
Gnocchetti di carote
Ingredienti (per tre porzioni, due adulti + un bambino)
200 gr Farina di farro bianca
100 gr di polpa di carote (ho utilizzato l’avanzo dell’estratto x non buttarlo)
100 ml acqua
Sale q.b.
Procedura
Portare a ebollizione l’acqua e mettere il sale. Togliere dal fuoco, incorporare la farina. Mescolare velocemente ed incorporare la polpa di carote. Versare il tutto sul piano di lavoro (l’impasto dovrebbe essere tiepido), e lavorarlo solo a farlo diventare l’impasto una palla. Formare un filoncino e suddividerlo in 3 o 4 parti. Allungare ogni pezzetto facendolo rotolare con le mani, avendo cura di tenere un diametro costante (aiutatevi mettendo sulle mani o sul banco un pochino di farina); tagliare con un coltello gli gnocchi della dimensione desiderata. Preparare un piatto o vassoio con un velo di farina, disporvi gli gnocchetti e mescolare affinché siano tutti leggermente infarinati per non farli attaccare. Se si desidera su ogni tocchetto schiacciare leggermente con la forchetta per fare il decoro.
Mettere a bollire una pentola di acqua con un goccio d’olio (è un trucco usato per evitare che gli gnocchi si attacchino in cottura), una volta a galla contare 40 secondi e scolare.
Condire a piacere: in questo caso è stato fatto un sughetto con porri, asparagi (appena lessi) e friarielli saltati in padella con un goccio d’olio; metà è stato frullato e metà è stato servito così com’era, con aggiunta di 20 g di pistacchi tritati grossolanamente.