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Gnudi ma anche…

Da Cucinaamoremio
Gnudi ma anche… Si capisce facilmente che “gnudi” (Toscana) è un termine per indicare i “ravioli nudi”, cioè ravioli senza la pasta che li ricopre, il ripieno e basta.
Nella mia famiglia li chiamavamo “malfatti” o molto semplicemente “gnocchi di spinaci” ma in giro per l’Italia li chiamano anche “strozzapreti” e confrontando ricette varie nel web ho scoperto che a Cagliari vengo chiamati “saltaminbocca”.
Questa è la “mia” versione ma il web ne è pieno e alcune differiscono di poco altre di molto.
Comunque questi son fatti con gli spinaci ma sono perfetti a
Semplici e buoni.


500g di spinaci già lessati e strizzati bene
500g di ricotta
100g di parmigiano
50 + 100g di farina
1 uovo
noce moscata
pepe
sale
Sminuzzare finemente gli spinaci con il coltello (NON usare un frullatore perché ne farebbe una poltiglia. Mischiarli con tutti gli altri ingredienti tranne i 100g di farina e lasciare riposare in frigorifero per mezz’ora.
Riprendere il composto e aiutandovi con un cucchiaio a molla dosa gelati fare delicatamente delle palline che passerete nella farina e dopo aver scosso l’eccesso metterete in un vassoio.
In abbondante acqua salata bollente buttateli molto delicatamente lasciando il ragno (ramina) nell’acqua in modo che non si depositino sul fondo; cuocete (dopo che verranno a galla cuocete per altri 5 minuti) e conditeli con olio e parmigiano.
Se invece non siete vegetariani, non avete problemi di lina e siete dei bungustai: sono perfetti con burro sfrigolante ee foglie croccanti di salvia dopo aver spolverat di abbondante parmigiano.

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