Edoardo Molinari deve ritrovare la fiducia prima ancora dei colpi. Le due cose, peraltro, viaggiano di pari passo. Se i colpi funzionano e lo score ti sorride anche la fiducia aumenta ed alimenta i primi. Un percorso a volte semplice, a volte vizioso, come quello della pallina che può finire in buca con un birdie oppure incaponirsi e costringere l’autore dell’impresa di giornata a parametrarsi con gli errori. Oggi, nell’esordio all’Abu Dhabi Golf Club per una prova dell’European Tour, Edoardo Molinari ha messo a segno soluzioni degne e trovato fiducia, cosa essenziale per tornare ad essere quello di due stagioni fa. Dopo il primo giro è 19°, con 70 colpi (-2 sul par), lontano solo tre colpi dalla vetta, condivisa da Cabrera-Bello (Spa), Wattel (Fra) e Baldwin (Gbr). Il torinese ha fatto registrare due birdie nelle prime 9 buche, alla numero 5 e alla numero 8, poi un bogey nelle seconde nove, alla 14, al quale ha fatto da contraltare in positivo un altro birdie, alla 18. Uno score uguale, tanto per scomodare qualche “santone” della specialità, a quelli di McIlroy, Otto e Kaymer. Migliore per un colpo a quello con cui ha chiuso Matteo Manassero, reduce dal buon 10° posto della scorsa settimana. Il veronese di sangue piemontese è 35°, piazza che è il risultato di un andamento di gara altalenante (4 birdie e 3 bogey). Evidentemente l’azzurro è alla ricerca delle soluzioni provate in allenamento e sta ancora testandosi in vista della lunga e delicata stagione. Domani si replica e gli italiani di vertice cercheranno di migliorarsi. In graduatoria ci sono anche Crespi (85°) e Pavan (113°).
Roberto Bertellino
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