Il sudafricano Branden Grace ha vinto con 269 colpi (67 68 68 66, -19) il Commercial Bank Qatar Masters (European Tour) svoltosi sul percorso del Doha Golf Club (par 72), a Doha nel Qatar, dove Edoardo Molinari si è classificato 33° con 282 (71 70 70 71, -6) e Renato Paratore 38° con 283 (69 69 70 75, -5). In un finale molto combattuto ed emozionante Grace ha avuto ragione, con un birdie sull’ultima buca, dello scozzese Marc Warren, secondo con 270 (-18), che lo aveva agganciato alla 17ª. In terza posizione con 271 (-17) l’austriaco Bernd Wiesberger, in quarta con 272 (-16) l’inglese Eddie Pepperell, in quinta con 273 (-15) l’argentino Emiliano Grillo, il francese Gregory Bourdy e il coreano Byeong-hun An e in ottava con 274 (-14) lo spagnolo Alejandro Cañizares. Non hanno risposto alle attese il sudafricano Ernie Els, l’iberico Alvaro Quiros e il thailandese Thongchai Jaidee, 23.i con 280 (-8), e l’altro spagnolo Sergio Garcia, campione uscente e al debutto stagionale, 46° con 284 (-4). Nella corsa al titolo è stata determinante la progressione di Grace con un eagle e tre birdie nelle ultime sette buche, dopo il birdie in avvio (66, -6). Ha ottenuto il sesto successo in carriera e secondo stagionale, mentre i primi quattro sono tutti datati 2012. Ha intascato un assegno di 353.257 su un montepremi di 2.150.000 euro.
Warren, che aveva avuto la forza di contrare l’eagle di Grace alla buca 16 con un birdie sullo stesso green e poi con un altro alla successiva prima di arrendersi alla prodezza conclusiva del sudafricano, in realtà ha perso il torneo nella prima parte del tracciato, quando ai due birdie di partenza ha aggiunto un bogey e un doppio bogey ai quali non è riuscito a porre efficace rimedio nemmeno con ben sei birdie nelle ultime dieci buche (67, -5). I due erano in vetta dopo tre giri insieme a Wiesberger e a Grillo, che però sono sembrati avere una marcia in meno. L’austriaco ha iniziato con due bogey troppo pesanti da assorbire, anche se ci ha provato con sei birdie, ma il 68 (-8) gli ha solo garantito il terzo posto in solitudine. Grillo non ha segnato bogey, ma di birdie ne ha realizzati appena due (70, -2) fallendo in extremis un paio di occasioni favorevoli per poter quanto meno agganciare Wiesberger o Pepperell.
Edoardo Molinari ha tenuto un’andatura molto regolare, tuttavia un po’ troppo vicina al par. Per lui 71 (-1) colpi a chiudere con due birdie e un doppio bogey in uscita e con un birdie nel rientro. Paratore, come nelle precedenti prestazioni, ha ceduto nel finale, ma con appena un’esperienza di quattro gare ci può stare ampiamente. Inoltre va sottolineato il fatto che è andato sempre a premio e non è poco. Gravato di tre bogey dopo nove buche, ha avuto una decisa reazione con la sequenza eagle-birdie (10ª e 11ª), ma un birdie e quattro bogey nel resto del tracciato hanno fatto 75 (+1). Sono usciti al taglio per la seconda settimana consecutiva Marco Crespi, 75° con 144 (76 68, par), e Matteo Manassero, 118° con 151 (76 75, +7).
Francesco Molinari ha invece rallentato il ritmo e con un 71 (-1) e il totale di 135 colpi (64 71, -9) è scivolato dal secondo al 22° posto nell’Humana Challenge, torneo del PGA Tour in svolgimento con formula pro am sui tre percorsi del PGA West (Palmer Course e Nicklaus Course) e del La Quinta CC, tutti par 72, a La Quinta in California. Ha invece praticamente mantenuto la stessa andatura del turno iniziale Matt Kuchar e un 64 (-8), seguito al 65 (-7) di partenza, lo ha premiato con la leadership (129, -15). La classifica è, comunque, molto corta e il 36enne di Winter Park (Florida) dovrà continuare sugli stessi livelli se vorrà cogliere l’ottavo titolo nel circuito. Lo seguono con 130 (-14) Bill Haas e Michael Putnam, in vetta dopo un giro, con 131 (-13) Nick Watney, Justin Thomas e Scott Pinckney, e con 132 (-12) Eric Compton, Ryan Palmer, Steve Wheatcroft e il tedesco Alex Cejka.
Il campione uscente Patrick Reed ha lo stesso score di Molinari e sono in recupero Webb Simpson, da 73° a 31° cm 136 (-8), e Phil Mickelson, al debutto stagionale, da 89° a 36° con 137 (-7) dopo un 66 (-6). Alcune incertezze di troppo per Keegan Bradley e per il sudafricano Retief Goosen, 47.i con 138 (-6), per Zach Johnson e per l’inglese Paul Casey, 60.i con 139 (-5), e parecchie difficoltà per lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, compagno di gioco di Molinari, 91° con 141 (-3), e per l’inglese Luke Donald, 127° con 144 (par). Kuchar è partito forte dalla buca 10 del Nicklaus Course raccogliendo cinque birdie in uscita e nel ritorno non ha pagato gran pegno per un bogey, compensato ampiamente con un eagle e due birdie.
Molinari non si è trovato a suo agio sul La Quinta CC, come invece era avvenuto nel primo giro sul Palmer Course. L’avvio con due birdie in tre buche ha dato l’impressione che potesse ripetersi, ma dopo il 34 (-2) a metà cammino sono arrivati due bogey contro un solo birdie (parziale di 37, +1) e qualche incomprensione con il putter. Nel terzo turno il torinese sarà impegnato sul Nicklaus Course, sempre in coppia con Fernandez Castaño. Il montepremi è di 5.700.000 dollari con prima moneta di 1.026.000 dollari.