Golf: Edoardo Molinari grande a Dubai. Male Manassero

Strepitoso giro per il torinese Edoardo Molinari nell’Omega Dubai Desert Classic (Europen Tour). L’azzurro, alla ricerca di quella condizione che gli aveva consentito due stagioni fa di centrare due successi nel circuito europeo e vincere la Ryder Cup, e soprattutto gli permetterebbe di superare in modo definitivo i problemi legati al recupero dopo l’operazione al polso, è secondo a due colpi da Rory McIlroy. Sessantacinque quelli fatti registrare da Edoardo con tanto di eagle alla buca 2 e ben 6 birdie, cinque dei quali nelle seconde 9 buche. Un solo attimo di rilassamento, alla 18, che gli è costato un bogey, ma nel complesso una grandissima prova, come da tempo non gli riusciva di mettere a segno. Domani proverà a replicare dando la caccia al leader e in ogni caso cercando di rimanere in alta classifica: “Oggi ho riprovato grandi sensazioni – ha detto al termine della felice giornata – ed ora dovrò cercare di non perderle, provando la costanza di rendimento a questo livello. Tutto nell’occasione è filato per il verso giusto”.

Buon giro anche del fratello Francesco Molinari, che ha chiuso al 17° posto, con 69 colpi, gli stessi di Marco Crespi. Brutto invece l’esordio di Matteo Manassero, a poco agio con il campo e collocato al 120° posto con 76 colpi (+4 rispetto al par del campo). Peggio di lui ha fatto il romano Andrea Pavan, a 77 colpi. Di Manassero preoccupa l’abitudine alla bassa classifica che solo raramente, nell’ultimo anno, è riuscito a lasciare, exploit a parte. In alcuni frangenti pare che il veronese con sangue piemontese soffra di una sorta di sindrome del campione arrivato che non ha più nulla da dimostrare. Crediamo invece, e lui per primo, si spera, che tutto o moltissimo sia ancora da fare ed ottenere. I suoi traguardi devono continuare ad essere i massimi in questo sport. Giornata, la sua, da dimenticare in fretta e superare con una prestazione d’eccellenza, della quale lo si vuole vedere autore già domani, per superare il taglio.

Roberto Bertellino

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