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Golf: Francesco Molinari chiude in discesa (24°) in Spagna

Creato il 18 maggio 2014 da Sportduepuntozero

molinari francesco - Foto Massimo PincaLo spagnolo Miguel Angel Jimenez ha vinto con 284 colpi (69 73 69 73, -4) l’Open de España (European Tour) disputato sul percorso del PGA Catalunya Resort (par 72) di Girona in Spagna. Ha avuto ragione con un par alla prima buca di spareggio dell’australiano Richard Green (284 – 74 69 69 72) e del belga Thomas Pieters (284 – 69 69 71 75) con i quali aveva concluso alla pari le 72 buche regolamentari. Il migliore tra gli italiani è stato Francesco Molinari, 24° con 290 (73 67 75 75, +2), seguito da Matteo Manassero (74 71 74 72) e da Andrea Pavan (74 72 71 74), 28.i con 291 (+3), da Edoardo Molinari, 38° con 292 (73 72 75 72, +4) e dal dilettante Renato Paratore, portacolori del Parco di Roma, 57° con 295 (72 75 73 75, +7).

E’ rimasto fuori dallo spareggio per un colpo e per una palla che non è voluta proprio entrare per il birdie sull’ultima buca l’olandese Joost Luiten, quarto con 285 (-3). Al quinto posto con 286 (-2) il tedesco Maximilian Kieffer e lo scozzese Richie Ramsay e al settimo con 287 (-1) l’iberico Alejandro Cañizares, il nordirlandese Gareth Maybin, il sudafricano Darren Fichardt, il cileno Felipe Aguilar e l’inglese Chris Wood. Non è riuscito a ripetersi il francese Raphael Jacquelin, campione uscente, 24° come Francesco Molinari, e non hanno brillato gli altri iberici più attesi, Sergio Garcia, 38° insieme a Edoardo Molinari, Gonzalo Fernandez Castaño, 49° con 293 (+5), Alvaro Quiros, 65° con 297 (+9) e autore di un 80 (+8), e Rafael Cabrera Bello, 74° con 303 (+15) e affondato da un 85 (+13). Il forte vento ha condizionato pesantemente l’evento e i punteggi sono stati piuttosto alti come dimostrano i soli quattordici giocatori entro il 288 del par.

Jimenez, cinquantenne di Malaga, ha ottenuto il secondo successo stagionale e il 21° in carriera, con record di 14 conquistati dopo aver compiuto i 40 anni, e ha riportato nella sua terra un titolo che non aveva mai vinto e che mancava da tre anni (Quiros a segno nel 2011). Non è stata però la sua prima vittoria in patria dove si era già imposto nell’Open Baleares (1998), nell’Open Andalucia (1999) e nel Mallorca Classic (2003). Il vincitore, che ha avuto una assegno di 250.000 euro su un montepremi di 1.500.000 euro, ha concluso con un 73 (+1). Dopo tre birdie e tre bogey ha rimesso in corsa gli avversari con una flappa alla buca 17 e il conseguente bogey. Green, che era in vetta dopo 13 buche, ha infilato la pallina in un bosco alla 14ª per un triplo bogey. Come spesso gli accade dopo il disastro, che in genere anticipa la sua resa, l’australiano ha ripreso a giocare e questa volta non è stato troppo tardi, perché con un birdie alla 15ª (in totale quattro birdie, un bogey e un triplo bogey per il 72, par) si è rimesso in corsa. Pieters, leader dopo tre giri, è stato aggredito dalla pressione e è partito molto male con tre bogey, poi tra alti e bassi è riuscito ad arrivare al “meno 4” per lo spareggio con un 75 (+3, con un eagle, un birdie e sei bogey). Sull’ultima buca ha sfiorato il birdie che avrebbe chiuso il conto. Nel playoff Jimenez ha posto la palla con il terzo colpo a un passo dalla bandiera per il par, mentre i suoi avversari non sono riusciti a prolungare lo spareggio sbagliando entrambi un putt di circa due metri.

Francesco Molinari ha finito il torneo con il secondo 75 di fila, Dopo una partenza con bogey e doppio bogey ha continuato con due birdie e altri due bogey. “E’ stato un week end da incubo” il breve commento del torinese, che era quarto dopo due giri. “Ora mi prendo un giorno di riposo e poi da martedì inizierò a pensare di BMW PGA Championship della prossima settimana”. Per Manassero 72 colpi con tre birdie e tre bogey, per Pavan, che ha interrotto una serie di nove tagli consecutivi, 74 (+2) con tre birdie, altrettanti bogey e un doppio bogey, per Edoardo Molinari 72 con quattro birdie e quattro bogey e per Paratore, che merita la lode per come si è districato nel confronto con i professionisti e con un field di peso, un 75 con tre birdie e sei bogey.

Non hanno superato il taglio Marco Crespi, 142° con 157 (79 78, +13), e l’altro amateur Guido Migliozzi, tesserato per il Golf della Montecchia, 144° con 158 (79 79, +14).


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