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Golf: la nuova stella è torinese e si chiama Alessandra Braida

Creato il 26 marzo 2014 da Sportduepuntozero

Alessandra Braida - golfIl golf è uno sport difficile – afferma con candore la quasi 24enne torinese Alessandra Braida, protagonista assoluta degli Internazionali d’Italia femminili per dilettanti al GC Castelgandolfo – perché all’inizio prendere la pallina è un’autentica impresa. Quando però la vedi volare lontano ti senti letteralmente elettrizzata e non puoi più farne a meno”. Ora il golf è per Alessandra Braida un qualcosa di integrale, sul campo e fuori. Non è un caso che riempia le sue giornate: “Tra campo e palestra – dichiara – mi alleno sei giorni la settimana. Non si può più prescindere dalla preparazione, poiché la nostra disciplina sta diventando sempre più fisica. Non essere a punto sotto questo profilo significa inficiare la prestazione. Occorrono muscoli e tecnica, arma che Alessandra affina da sempre seguita dal maestro Stefano Soffietti: “Lo scorso anno ho avuto qualche problema con lo swing e per rientrare nel giusto tracciato e ritrovare fiducia ho saltato qualche torneo. Una volta risolti il mio atteggiamento in campo è mutato”.

Il golf è per lei anche materia di studio. Alla torinese mancano alcuni esami per andare in “hole” con la Laurea Triennale in Scienze Motorie. La sua tesi, manco a dirlo, ha come tema il golf e le sue origini: “Per prepararla meglio – dice Alessandra – godrò di una borsa di studio della R&A che mi condurrà tra due settimane a St. Andrews, in Scozia”. Una sorta di visita “sacrale” al British Golf Museum per entrare nelle pieghe della disciplina. Sotto il profilo agonistico, invece, quali i prossimi obiettivi?: “Se la stagione andrà bene a novembre vorrei giocarmi le mie chances alla Qualifyng School”.

Nel mirino la carta per il Ladies European Tour o per le Let Access Series. Nei sogni giocare accanto alle professioniste azzurre, vedi Luna, Sergas, Zorzi, Cavalleri e Molinaro. Dagli Internazionali d’Italia di Castel Gandolfo, conquistati con 6 colpi di vantaggio sulla belga Aveling e sette sulla transalpina Carnet, la giocatrice del Royal Park I Roveri, arrivata alla specialità seguendo le orme del padre Gianmario, è uscita pertanto con una nuova dimensione. Quella di una stella pronta a splendere sempre più.


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