Hanno offerto una bella prestazione Jim Furyk e Ryan Palmer, quinti con 272 (-12), e gran rimonta del sudafricano Ernie Els che con un 65 (-5), miglior score di giornata, è salito dal 23° al settimo posto con 273 (-11) occupato anche da Jimmy Walker (altro 65), Hunter Mahan, Steve Stricker, dal francese Victor Dubuisson e dal finlandese Mikko Ilonen. Al 15° con 275 (-9) l’australiano Adam Scott, i sudafricani Louis Oosthuizen e Charl Schwartzel, l’inglese Lee Westwood e l’austriaco Bernd Wiesberger, secondo alla partenza e crollato con un 74 (+3).
Non hanno risposto alle attese l’inglese Justin Rose, 22° con 276 (-8), lo spagnolo Sergio Garcia e il fijano Vijay Singh, 36.i con 281 (-3), l’inglese Luke Donald, 41° con 282 (-2), il nordirlandese Graeme McDowell, 47° con Edoardo Molinari, l’iberico Gonzalo Fernandez Castaño e l’inglese Ian Poulter, alla pari con Francesco Molinari, Bubba Watson, 65° con 287 (+3), e Zach Johnson, 70° con 289 (+5). Hanno fatto sicuramente peggio, perché usciti al taglio caduto a 143 (+1), il tedesco Martin Kaymer e l’irlandese Padraig Harrington, 75.i con 144 (+2), Keegan Bradley e l’inglese Paul Casey, 95.i con 146 (+4), e Webb Simpson, 110° con 147 (+5). Si è ritirato nel corso del primo giro, per problemi al collo, Jason Dufner, campione uscente. Non giudicabile Tiger Woods, fuori anche lui dopo 36 buche (117° con 148 – 74 74, +6), che non è apparso in condizioni ottimali dal punto di vista fisico dopo l’intervento alla schiena e che ha lasciato l’impressione di aver effettuato un rientro troppo anticipato.
In una giornata finale, in cui il maltempo ha fatto la sua parte, McIlroy, leader dopo tre turni, è partito male con due bogey in sei buche e ha lasciato spazio a Stenson, Fowler e Mickelson, che sono passati a condurre. Fowler è rimasto anche al comando da solo sul “meno 15”, mentre il nordirlandese cercava di limitare i danni sulle prime nove buche e ci riusciva con un birdie che alleggeriva la situazione, ma lo lasciava sempre dietro. La svolta alla decima buca, quando McIlroy ha riagganciato i fuggitivi con un eagle e da quel momento si è avuta netta la sensazione di come sarebbe andata finire. Il numero uno mondiale non ha sbagliato praticamente quasi più nulla, realizzando altri due birdie, di cui l’ultimo alla buca 17 gli ha dato due colpi di vantaggio e la certezza del quarto major nel palmares. Nel frattempo Stenson e Fowler erano incappati in un bogey alla 14ª che li ha messi fuori gioco e Mickelson il colpo decisivo lo ha perso alla 16ª. Poi però ha trovato il birdie alla buca 18 che gli ha dato il secondo posto in solitudine. Per McIlroy 68 (-3) colpi con un eagle, tre birdie e due bogey; per Mickelson e per Stenson 66 (-5) con sei birdie e un bogey e 68 per Fowler con cinque birdie e due bogey.
Edoardo Molinari ha iniziato il torneo benissimo con un 66 (-5) e il quarto posto, poi però ha perso terreno ad ogni giro ed è stato penalizzato sicuramente di più di quanto non meritasse. Nel turno finale fino alla 14ª buca è andato per tre volte sotto par, ma ha subito perso il vantaggio sul campo. Ha iniziato con due birdie, annullati da due bogey ed è arrivato al giro di boa in 35 colpi (par), poi ha alternato altri due birdie a due bogey e ha chiuso il suo major con la sequenza bogey-doppio bogey-birdie per il 73 (+2). Francesco Molinari è stato fin troppo regolare con quattro giri tutti nel 71 del par che l’hanno tenuto nella parte bassa della graduatoria. Partito male con due bogey in fila ha poi recuperato nel rientro con tre birdie e un bogey.