La scorsa settimana, Lamberto Sposini si incazzò visibilmente perché Sgarbi era entrato nel campo visivo parlando al cellulare. Poi le sue urla nel dibattito sul Rubygate stavano rischiando di mutare il titolo della trasmissione in La morte in diretta! Ieri sera, stesso argomento ma Sgarbi è a L'ultimaparola per criticare l'ultimo dipinto del governo, sul rovescio della tela. Peter Gomez lo chiama "cortigiano" di Berlusconi associandolo all'agente Lele Mora e alle escort ed è allora che parte la gara del Musichiere: chi lascia per primo la sedia e corre via, vince. Ha cominciato Daniela Santadeché ad Annozero, ha resistito ieri sera Iva Zanicchi a L'infedele (forse perché la poltrona da europarlamentare scotta di meno), ha chiuso poi il gioco Vittorio Sgarbi che però ha suonato pure la campana. Ed è pure rientrato in studio per gettarsi su Gomez, vanificando ogni dubbio su una sua presunta scappatina al cesso.
Mi chiedo a volte che accadrebbe se Sgarbi avesse un porto d'armi. Però a pensarci bene, la parola ferisce più della spada ...