Il 6 Maggio il canale Atlantic della piattaforma satellitare Sky ha trasmesso le prime puntate dell’attesissima serie Tv Gomorra, tratta dal best seller di Roberto Saviano ed ispirata – in parte – all’opera cinematografica omonima di Garrone. L’attesa attorno alla messa in onda della serie Tv è stata spasmodica, anche in virtù delle polemiche che ne hanno accompagnato la vigilia della proiezione considerando le proteste degli abitanti di Scampia che non vogliono che il loro quartiere diventi la location del male per eccellenza e delle associazioni che si opponevano alla veicolazione televisiva di “miti” negativi. In una diatriba tanto accesa, inevitabile ascoltare il parere di Roberto Saviano, colui che ha messo la sua vita al servizio della lotta alla Camorra e che ha contribuito fattivamente al stesura del soggetto della serie Tv Gomorra.
In proposito, dunque, Roberto Saviano ha voluto difendere l’idea della serie Tv di Sky e, soprattutto, ha voluto sottolineare la negatività del diffuso luogo comune di giudicare prima di aver visto: secondo Saviano, infatti, la serie in dodici puntate non fotografa negativamente, ma racconta la complessità di quei territori. Non è corretto, dunque, puntare il dito a priori contro la volontà di raccontare e di metter sotto la lente di ingrandimento Scampia e la periferia napoletana. Saviano, in tal senso, critica le dichiarazioni rilasciate in questi giorni anche da Diego Armando Maradona che, a suo avviso, è stato mal consigliato e poco aggiornato: “resta un simbolo, il mio mito da bambino, ma sul resto meglio glissare…”
Roberto Saviano, dunque, difende la bontà del “racconto” che deve essere considerato “non di parte” e come base di partenza per comprendere una realtà controversa, fatta di ferocia, violenza e degrado ma anche di buoni sentimenti e di esempi positivi. In tal senso, come ha sottolineato lo stesso scrittore, vi è una forte differenza rispetto al film di Garrone: nella serie vi è più tempo a disposizione e, dunque, si può curare maggiormente l’evoluzione dei personaggi, soffermandosi sulle diverse sfumature che possono connotare i protagonisti, oltre che approfondire diversi episodi presenti nel libro ma che nella trasposizione cinematografica erano stati eliminati.
Dovranno essere proprio tal sfumature a consentire di cogliere i diversi aspetti di una realtà tanto intricata e permettere di andar oltre i facili (e molto spesso banali) luoghi comuni.