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Google denuncia: Apple e Microsoft attaccano Android

Creato il 04 agosto 2011 da Appleforyou83
I nemici di un tempo consorziati per sottrarre brevetti a Google. E' l'accusa del capo dell'ufficio legale di Mountain View
Google denuncia: Apple e Microsoft attaccano Android“Una campagna ostile contro Android”. David Drummond, a capo dell'ufficio legale di Google, ha espresso ieri questa accusa nei confronti di Apple, Microsoft, Oracle e altre aziende.
Drummond sostiene che i rivali dell'azienda usano "brevetti falsi" per rendere i telefoni Android più costosi per i consumatori e più difficili da vendere per i produttori. Parole durissime, condite da un linguaggio colorito non proprio intonato all'aplomb tipico di un avvocato: "Microsoft e Apple sono sempre stati attaccati l'uno alla gola dell'altro, dunque quando li si vede andare a letto insieme è inevitabile chiedersi cosa stia succedendo" si legge sul blog ufficiale di Google.
L'attacco del legale del motore di rcerca sembra riguardare, principalmente, un nuovo consorzio di aziende, che comprende Apple, EMC, Ericsson, Microsoft, Research in Motion e Sony, vincitore di una gara per l'acquisto di più di 6.000 brevetti messi in vendita da Nortel alla fine di giugno. Il gruppo ha battuto Google con una offerta di 4,5 miliardi contro 900 milioni di dollari. Il bottino consiste in brevetti legati, tra gli altri, al wireless, al 4G wireless, alle reti dati, alle comunicazioni voce, allo sviluppo di Internet e alla tecnologia dei semiconduttori.
Sembrano abbastanza chiare le ragioni per cui si è formata una cordata così anomala, pur di battere l'offerta del gigante di Mountain View. Drummond, tuttavia, va oltre, suggerendo che il gruppo degli aversari stia ora adottando tattiche anticoncorrenziali, come il tentativo di ottenere costi di licenza per ogni dispositivo Android e abbia per questo citato in giudizio produttori di telefoni Android, come HTC, Motorola e Samsung per frenare il successo del sistema operativo.
"I brevetti erano destinati a incoraggiare l'innovazione, ma ultimamente sono usati come arma per fermarlo", ha scritto il legale. "Invece di competere con la costruzione di nuove funzionalità o dispositivi, [le compagnie] stanno combattendo per vie legali".
Di per sé, non si tratta di una novità. Basti contare il numero di cause in cui la sola Apple è attualmente impegnata, tutte riguardanti brevetti sulla telefonia e i dispositivi mobili. La concorrenza tra le aziende, quelle tecnologiche in particolare, da molto tempo si fa anche con carte bollate e ingiunzioni, da prima che Sergey Brin e Larry Page, creatori di Google, fondassero il loro impero sul web.
La denuncia del motore di ricerca, tuttavia, ricorda molto da vicino quella fatta poche settimane fa da HTC, uno dei produttori hardware più strettamente legato ad Android. La società taiwanese ha accusato Apple di “avviare costantemente contenziosi legali invece di competere lealmente sul mercato”, in seguito al quarto procedimento contro HTC da parte della società di Steve Jobs.
Anche Samsung è ai ferri corti con la Mela, e ha recentemente chiesto a una corte distrettuale di squalificare gli avvocati esterni di Apple nella battaglia legale in corso tra le due società, poiché in precedenza hanno rappresentato proprio Samsung.
Nelle aule di tribunale, dunque, le sciabole si incrociano senza tanti riguardi. Google, in ogni caso, ha annunciato le sue contromosse. L'avvocato Drummond spiega sul blog che Mountain View non starà ingenuamente a guardare e rafforzerà il proprio portafoglio di brevetti per limitare le minacce "anti-competitive" del futuro. Una politica già partita e che, domenica scorsa, si è tradotta nell'acquisizione di più di mille brevetti della IBM (un vero colosso in questo settore).
Alcuni analisti, infatti, sostengono che Google abbia parecchio da rimproverare a se stessa per questa situazione. Da un lato si sarebbe dimostrata troppo arrogante e, dall'altro, si sarebbe dotata di un pacchetto di brevetti troppo debole per permettere ai suoi partner di muoversi in un settore duro e competitivo come quello dell'alta tecnologia. In ogni caso, sembra che a Mountain View il messaggio sia arrivato. E si può essere sicuri che Google metterà in campo molte risorse per preservare la corsa di Android verso il successo.
Via lastampa.it

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