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Google e Verizon, molta net e poca neutrality

Creato il 11 agosto 2010 da Db @dariobonacina

La proposta comune per una Open Internet stesa da Google e Verizon sta accrescendo sempre più la convinzione che il tema della net neutrality sia volutamente trattato con toni sfocati: a fronte di investimenti considerevoli per agevolare l’apertura della rete e lo sviluppo di infrastrutture per la banda larga, emergono idee sul broad band mobile che sembrano andare nella direzione opposta ai principi della neutralità della rete (infatti parlano di Open e non di Neutral… qualcuno direbbe “le parole sono importanti”).

L’obiettivo più o meno dichiarato sembra essere quello di avere una rete mobile meno assoggettabile a controlli, perché giovane e in fase di sviluppo, nonché base di un mercato più aggressivo di quello della connettività da rete fissa. Secondo molti addetti ai lavori, insomma, Google e Verizon sembrano intenzionate a lavorare insieme sul broad band mobile, in una posizione dominante e difficilmente raggiungibile dai competitor.

Realtà concreta o impressioni verosimili? Max ipotizza che la rete mobile possa essere un obiettivo di Google e sottolinea:

Indipendentemente da come la si pensi (Mante parla di vergogna, Luca si chiede perchè fisso e mobile dovrebbero essere diverse) e ricordando che nel nostro Paese esiste già un operatore mobile che fa traffic shaping (Vodafone individua la tipologia di traffico e blocca quello che non piace, come VoIP e P2P), a me sembra un segnale fortissimo da parte di Google.

Concordo, ho anche poco da aggiungere: solo che Vodafone, casualmente, oltre a fare traffic shaping è una delle due parent company di Verizon Wireless e detiene il 45% del capitale societario.



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