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Carloalberto Treccani"In Google We Trust" a cura di Domenico QuarantaFabio Paris Art gallery, BresciaVia Alessandro Monti 13 - 25121 Brescia - ITALY5 marzo - 22 aprile 2011
Nato a Brescia nel 1984, l'artista italiano Carloalberto Treccani si serve di Google Earth e Google Maps come oggetto e soggetto di un'investigazione fotografica sul ruolo e l'estetica della cartografia nel ventunesimo secolo. Curata da Domenico Quaranta, "In Google We Trust" presenta due progetti di Treccani che esaminano gli effetti dei new media sulla percezione dello spazio nell'era della trasparenza elettronica.Con "Alfabeto per l'edilizia” (2006 – in corso), Treccani rivela il linguaggio segreto di Google Earth, mostrando palazzi ed edifici che, ripresi dal satellite, presentano affinita' con le lettere dell'alfabeto. In questo modo, i satelliti e Google Earth trasformano il pianeta in un campo da gioco insieme letterale e metaforico, una sorta di Scarabeo di cui l'artista si serve per scrivere e riscrivere messaggi insieme testuali e architettonici. Con "In Google We Trust" (2010), Treccani si produce in un esercizio meta-referenziale che spinge lo spettatore a mettere in discussione - o quanto meno ad interrrogarsi criticamente - sul ruolo dell'oracolo digitale Google nei processi di rappresentazione e visualizzazione del mondo. Della serie fanno parte anche "Inaspettatamente, Boetti" (2010) e "Travel around the world in 324 centimeters" (2011), che tematizzano da un lato la storia e la pratica artistica e dall'altra l'evoluzione del concetto di "viaggio" nell'era della simulazione elettronica. Oggi, suggerisce Treccani, viaggiamo tutti con il mouse.
Carloalberto Treccani, "In Google We Trust" (2010) Stampa lambda montata su alluminio - Lambda print on aluminium 29 x 64 cm (courtesy of Fabio Paris Art Gallery)
L'esplorazione cartografica prosegue con "Google Map" (2011), una serie dedicata a strumenti di mappatura del quotidiano come StreetView, la cui funzione sociale e culturale e' considerata controversa in numerose parti del mondo, non solo in regimi totalitari, ma anche in nazioni europee che contestano a Google il diritto di "mettere in scena" grazie ai satelliti, alla fotografia e ai quattroruote onnivedenti, la sfera pubblica. L'ambizione enciclopedica di Google, reinterpretata da un artista il cuo cognome evoca un celebre precursore di Wikipedia, riflette un'ideologia della trasparenza totale che insieme traduce e tradisce, riproduce e ridefinisce il mondo.
Carloalberto Treccani, "GOOGLE STREETVIEW # Mountain View, California, USA, 2009" Photography, 30x50cm Inkjet priint. Edition 3+1 p.d.a. (courtesy of Fabio Paris Art Gallery)
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