Google,
HTML5 e
Cirque du Soleil sono una combinazione strana, a prima vista, ma anche a seconda vista continuano a lasciare perplessi. Sono però una combinazione che ha un suo senso e questo senso è incarnato nel recente progetto
Movi Kanti Revo, realizzato attraverso una collaborazione tra
Google e il Cirque du Soleil: più precisamente, il
Cirque du Soleil ci ha messo la sua arte, mentre
Google Chrome ha fornito la base tecnologica necessaria per il progetto. Questa base tecnologica è costituita appunto dallo HTML5, che non è certo limitato a Google Chrome, ma che Chrome supporta particolarmente bene. Per essere ancora più precisi, la base tecnologica è costituita dal progetto WebRTC, un progetto open source supportato da Google, di cui parlerò dopo. Il risultato è osservabile sul sito relativo, ossia Movi Kanti Revo.
Il sito in questione è stato costruito per essere sia il sito dello spettacolo, sia il palcoscenico dello spettacolo, sia lo spettacolo stesso: navigare attraverso il sito significa osservare lo spettacolo, ma anche prendervi parte. O almeno, questa è l’intenzione. Più in concreto, il sito è progettato per essere navigabile in un modo non convenzionale: invece di utilizzare il classico sistema del
point-and-click, ossia muovere il puntatore del mouse per cliccare su questo o quell’elemento della pagina, il sito di Movi Kanti Revo propone una navigazione attraverso gesti compiuti davanti alla propria webcam. In questo modo, anche gli spettatori possono idealmente entrare nello spettacolo e muoversi assieme a esso. O qualcosa di simile.
En passant, il nome Movi Kanti Revo è formato da tre verbi in esperanto, che significano “muoversi”, “cantare” e “sognare”; l’esperanto è una lingua artificiale, nata alla fine dell’Ottocento col nobile proposito di divenire linguaggio universale per la fratellanza tra i popoli, ma che ha più o meno lo stesso seguito di altre lingue immaginarie come l’elfico di Tolkien o il Klingon. Qualcosa per nerd linguistici, insomma. Ma torniamo al progetto.
Per utilizzare il sto e assistere-partecipare in forma completa allo spettacolo, due componenti sono necessarie: un computer dotato di webcam (possibilmente accesa) e un browser che supporta la tecnologia utilizzata. Siccome la tecnologia in questione è sviluppata sotto l’ala protettrice di Google (ma non è proprietà di Google: tutto quanto è open source e potete farne ciò che volete), il browser privilegiato è Google Chrome, ma in linea di massima non dovreste aver problemi neppure con
Opera e
Firefox. Come terzo e quarto componente necessario, io aggiungerei una connessione stabile e di buona qualità, ma anche un computer di buona potenza, se volete evitare immagini a scatti e altri spiacevoli effetti collaterali da animazione rallentata. Detto questo, passiamo a vedere meglio quale sia la tecnologia utilizzata.
Come dicevo prima, lo spettacolo-sito si basa su
WebRTC, un progetto supportato da Google, ma reso disponibile a tutti in formato open source: qui trovate la licenza d’uso, mentre qui potete vedere
un altro esempio di ciò che si può ottenere con WebRTC. Il codice sorgente, infine, è accessibile da
questa pagina. Scopo di questo progetto è fornire ai browser uno strumento per supportare le comunicazioni “in diretta”, senza bisogno di appoggiarsi a
Flash o
Silverlight, ma usando solo il JavaScript. Il sito di Movi Kanti Revo, per l’appunto, fa uso soltanto del JavaScript per ottenere il risultato che avete potuto vedere. Più nello specifico, WebRTC mette a disposizione gli strumenti per sviluppare comunicazioni audio e video: per fare un esempio, rende possibile programmare una video chat in JavaScript, ma anche molto altro.
Fra le nuove funzioni introdotte dallo HTML5 c’è appunto il supporto diretto per video e audio, che in precedenza era invece delegato a plugin esterni, come il famoso (e famigerato) Flash: tutto ciò è stato ottenuto grazie a una maggiore integrazione del JavaScript nel codice HTML. YouTube, per fare un esempio che sicuramente sarà noto a tutti, ha sempre utilizzato il Flash per la riproduzione dei video, ma negli ultimi tempi offre anche l’utilizzo di una interfaccia in HTML5 per i browser che lo supportano: in questo modo, è possibile guardare i video di YouTube anche su computer e dispositivi in cui il Flash è bloccato o assente, senza accorgersi della differenza.
WebRTC parte da queste basi e si spinge oltre. Accanto alla semplice riproduzione di video, offre infatti anche la possibilità di catturare video e audio attraverso una webcam, come si è visto nel lavoro del Cirque du Soleil: la funzione JavaScript
getUserMedia() serve appunto a questo scopo. Al posto di una spiegazione
di tutto ciò che si può fare, però, è forse più semplice vederlo in azione: il sito del progetto ci offre appunto una serie di esempi che possiamo provare nel nostro browser (ammesso che li supporti), così da farci una idea di come potrebbero essere molti siti in un futuro più o meno immediato. Se sia un passo avanti, lo lascio decidere a voi; di certo, però, i problemi di sicurezza e le discussioni sulla privacy sono destinati ad aumentare, in modo più o meno sensato. A titolo informativo, attualmente Google Chrome vi chiederà il consenso, prima di accedere a webcam e microfono: potete acconsentire oppure negare, come preferite.