Google ha lanciato una versione del suo servizio “Person Finder” per la ricerca delle persone scomparse nel terremoto giapponese.
Il sito funziona con due directory molto chiare: sto cercando qualcuno – ho notizie per qualcuno.
E ‘progettato per essere incorporato in siti web e pagine di social network per raggiungere il più vasto pubblico possibile.
Il sistema, si è già rivelato utile dopo altri disastri, ed ha aiutato tantissime persone a ricreare i contatti con la famiglia o le autorità di ricerca.
Nelle sue prime ore, dal terremoto in Giappone “Person Finder” aveva registrato più di 4.000 richieste di ricerca.
L’entità dei danni provocati dal terremoto giapponese non è ancora chiara, ma la sua grandezza e la devastazione provocata dal successivo tsunami rischia di provocare decine di migliaia di sfollati che, anche grazia a “Person Finder” potranno comunicare dove si trovano.
Prima dell’avvento di strumenti come “Person Finder”era molto più difficile confrontare le informazioni raccolte, molto spesso senza metodo, e contribuire a riunire le famiglie e gli amici.
Alla base del sito è un formato, comune per descrivere le persone di cui non si hanno notizie o che vogliono annunciare che sono al sicuro.






