I motori di ricerca non sono più quelli di una volta, per nostra fortuna. Da un po’ di tempo cercano di intercettare sempre meglio i nostri desideri, giocare d’anticipo sui risultati che ci aspettiamo, mettere un po’ d’ordine nel mare magno di proposte dal web. L’ultimo intervento diGoogle apre nuovi spiragli e riguarda i cosiddetti sitelink, cioè l’elenco di sezioni specifiche di un sito vasto e complesso.
Proviamo a fare un esempio. Oggi se si cerca Governo Italiano, la risposta non è più un link, bensì un link con qualche informazione sul sito e poi i sitelink con alcuni contenuti per un clic diretto: ministri e ministeri, provvedimenti, rassegne stampa, eccetera:
Direte: che banalità! E invece, se ci pensate su qualche istante, vi renderete conto che il motore ha organizzato i sitelink in base a criteri molto efficaci. Se una sezione del sito è particolarmente gettonata, ecco che quella pagina diventa un sitelink. Non era così, fino a qualche tempo fa, e spesso ci si perdeva nel sito alla ricerca della sezione giusta.
Ecco un altro esempio, la Galleria degli Uffizi:
Come potete constatare, ci sono le scorciatoie agli orari, agli archivi, alle informazioni sui biglietti gratuiti (italiani siamo!), ai musei collegati. Insomma, un grande risparmio di tempo.
Non è finita, perché Google sta incrementando e migliorando i sitelink, per farli diventare la piattaforma di lancio verso i siti più cliccati. L’intervento si può notare qui, a proposito del Metropolitan Museum of Art di New York:
Le righe sono aumentate, così come le informazioni. E’ cambiata anche l’impaginazione e sono stati eliminati i duplicati, mentre l’algoritmo che mette insieme i sitelink è stato potenziato per rispondere al meglio alle esigenze degli utenti.
Il restyling è già cominciato per i siti in lingua inglese e tra qualche giorno ne vedremo gli effetti anche da noi.