Nel terzo trimestre il motore di ricerca ha fatturato 14,89 miliardi di dollari, (+12% ) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Decolla Google dopo l’annuncio dei dati trimestrali a Wall Street superando le attese anche degli analisti più ottimisti. Al Nasdaq il titolo arriva a toccare i 12,52 per cento, superando la quota simbolica della quota di 1.000 dollari, per poi posizionarsi ad una più modesta, si fa per dire, quotazione finale di + 8 % a 960 dollari per azione.
In salita anche gli utili che sfiorano i 3 miliardi di dollari, (2,97) con un utile per azione pari a 8,75 rispetto ai 6, 53 per azione segnati nel terzo trimestre del precedente esercizio. Il punto forte dell’aggregatore on line, oramai un colosso del settore, potenzialmente imbattibile, è l’algoritmo capace di macinare milioni di dollari al giorno.
Dal punto di vista del business l’aumento dei click pubblicitari, rappresenta la strategia principale, in particolare l’espansione verso il segmento mobile, sembra oramai aver decisamente piede arrivando a far detenere a Google un terzo delle inserzioni pubblicitarie on line globali.
Per il futuro Google, non se ne sta certo con le mani in mano, arriverà il tanto atteso nuovo algoritmo per le ricerche dettagliate e un nuovo sistema di implementazioni delle immagini nelle pubblicità, due novità molto attese dagli inserzionisti. Previsto anche una sezione di campagne pubblicitarie rafforzate (attraverso l’integrazione con accessi alla rete per gli smartphone) e una maggiore espansione della pubblicità sui dispositivi mobili derivante da un abbassamento generale dei prezzi.
Il mondo va nella direzione del mobile, questo dalle parti di Mountain View, in California, l’anno capito bene e da un pezzo; e sembra lo abbiano capito anche gli investitori che dieci anno fa comprarono le azioni della compagnia a un centinaio di dollari ognuna!