I Gossip giocano sul contrasto più che mai, fin dal titolo: “A Joyful Noise”, rumore però con gioia. Così come Beth Ditto è ormai un’icona fashion, però con una taglia XXL ben lontana dalle modelle stecchine infilzate alle sfilate di moda. E anche la loro musica gioca su sponde distanti: da una parte un’attitudine rock, dall’altra un suono oggi più electro-pop che mai. Così' come sono un gruppo americano, ma con un sound che meno americano non si potrebbe. Questo disco è una goduria. Ritmato, gioioso, allegro, perfetto per l’estate. Con una hit tamarreide danzereccia come “Move in the Right Direction” e persino un’inedita concessione disco-funk come “Horns”. Epperò dicevamo dei contrasti e infatti alcuni dei momenti migliori arrivano proprio quando i ritmi rallentano, le luci si abbassano e partono i lenti. Un disco “commerciale”, rispetto alle origini punk-rockettare dei loro esordi? Può darsi, ma quando si hanno a disposizione pezzi extralarge come “Perfect World”, “Get a Job” o l’emozionante ballad “Casualties of War”, con una Beth Ditto in forma vocale pazzesca, non è che si possa stare a perdere tempo a lamentarsi. Anche perché, pur con un suono electro-pop, i Gossip sono oggi più punk che mai. Un paradosso? Può darsi, ma a me piacciono i paradossi. (voto 7+/10)
I Gossip giocano sul contrasto più che mai, fin dal titolo: “A Joyful Noise”, rumore però con gioia. Così come Beth Ditto è ormai un’icona fashion, però con una taglia XXL ben lontana dalle modelle stecchine infilzate alle sfilate di moda. E anche la loro musica gioca su sponde distanti: da una parte un’attitudine rock, dall’altra un suono oggi più electro-pop che mai. Così' come sono un gruppo americano, ma con un sound che meno americano non si potrebbe. Questo disco è una goduria. Ritmato, gioioso, allegro, perfetto per l’estate. Con una hit tamarreide danzereccia come “Move in the Right Direction” e persino un’inedita concessione disco-funk come “Horns”. Epperò dicevamo dei contrasti e infatti alcuni dei momenti migliori arrivano proprio quando i ritmi rallentano, le luci si abbassano e partono i lenti. Un disco “commerciale”, rispetto alle origini punk-rockettare dei loro esordi? Può darsi, ma quando si hanno a disposizione pezzi extralarge come “Perfect World”, “Get a Job” o l’emozionante ballad “Casualties of War”, con una Beth Ditto in forma vocale pazzesca, non è che si possa stare a perdere tempo a lamentarsi. Anche perché, pur con un suono electro-pop, i Gossip sono oggi più punk che mai. Un paradosso? Può darsi, ma a me piacciono i paradossi. (voto 7+/10)
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