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Governi digitali

Da Kobayashi @K0bayashi

In Inghilterra lo Stato offre lavoro. Niente di strano, se non fosse che il posto vacante riguarda il ruolo di Executive Director of Digital, ossia una sorta di supervisore delle informazioni digitali a disposizione dei cittadini che avrà il compito di assicurare che le iniziative del governo in carica siano facilmente e chiaramente comprensibili e accessibili su Internet a tutti i sudditi di Sua Maestà. Impensabile in Italia, vero?

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La descrizione dell’incarico, come sottolinea The Telegraph, in effetti non è particolarmente esaustiva. Quel che è certo è che l’Inghilterra non può più permettersi la situazione di dispersione attuale: un’indagine condotta sul patrimonio digitale della pubblica amministrazione inglese, infatti, ha recensito oltre 750 siti governativi sparsi per la rete senza uno snodo centrale che li raccolga e organizzi in categorie a tutto vantaggio dei cittadini.

Un caos digitale che costa allo Stato ben 560 milioni di sterline all’anno, mentre l’obiettivo è di scendere almeno a quota 200 milioni. Al futuro Executive Director of Digital la responsabilità di migliorare sensibilmente la presenza online del governo razionalizzandola e al contempo aumentando il numero di servizi pubblici accessibili tramite la Rete.


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